La cinquantesima Settimana Sociale e l’incompresa crisi della partecipazione

Non è con retoriche sui valori e le nobiltà dell'impegno che si riacquisiscono attenzione e disponibilità, anzi si suscita l'effetto contrario. Lo sa bene chi vive in un qualsiasi aggregato umano.

Confartigianato è main sponsor di tutta la 50ma Settimana Sociale che si svolgerà a Trieste dal 3 al 7 Luglio prossimi.

La maggiore fra le organizzazioni dell’artigianato, delle piccole imprese e di chi è intraprenditore di sé, patrocina gli eventi generali della sera di Venerdì 5 – incontro con Paul Batthi, fratello del politico pachistano Shahbaz, un martire della libertà – e della sera di Sabato 6 – lo spettacolo di Giovanni Scifoni su San Francesco Superstar del Medioevo.

Al mattino dal 4 al 6 Luglio, 10-12,30, Confartigianato sta allestendo tre incontri su: giustizia tra generazioni, libertà e delusione (Mauro Magatti); vocazione-talenti-skills-lavori (Stefano Micelli); ri-abitare i Luoghi e avervi un posto esclusivo, perciò inclusivo (Johnny Dotti). Poi stand di presentazione ‘buone pratiche’ ed esperimenti progettuali, tutto in un grande spazio in una piazza di Trieste.

Nella prefazione del Card. Zuppi al suo nuovo importante lavoro, “Da Camaldoli a Trieste – Cattolici e democrazia” (Vita e Pensiero), che l’amico Ernesto Preziosi segnala giustamente, delle tre questioni che il Presidente della CEI indica, la terza – le forme di organizzazione del potere – è la più ammalata, per vari aspetti inguaribile senza una trasmutazione totale. Anche se, in ogni caso, similmente alla tematica ambientale, si è fuori tempo massimo.

Lo spiegò bene la prof.ssa Granata il 15 Settembre 2023 in Università Cattolica nel motivare la scelta del tema della cinquantesima edizione della Settimana Sociale, “democrazia”e “partecipazione”. Non è con retoriche sui valori e le nobiltà dell’impegno che si riacquisiscono attenzione e disponibilità, anzi si suscita l’effetto contrario. Lo sa bene chi vive in una associazione sindacale di categoria, come in una parrocchia o qualsiasi aggregato umano: non è questione di disimpegno, siamo già oltre. C’è la sparizione.

Come fu evidenziato nella presentazione della Settimana, oggi tutti sono ‘senza’: partiti ‘senza’ iscritti, PA ‘senza’ cittadini, associazioni ‘senza’ soci, chiese ‘senza’ fedeli, famiglie ‘senza’ bambini, e soprattuto ‘senza’ adulti.

La gente non è che sia lontana, è accampata fuori. Ma, appunto, fuori. Dentro non ci sta più. 

E questo è il punto: sono i format in crisi, non tanto il desiderio di poter dire la propria, di partecipare, di contare, di aver peso.

Perché? Ma perché in ‘quelle forme’, storiche, che ci si ostina a reiterare e puntellare con stratagemmi, rilanci e servizi di tutti i tipi la gente non ci sta più, sta fuori.

Come annota Diotallevi (“Fine corsa”, EDB, 2017) il sacro interessa ancora, c’è anzi un religious booming ma non ne beneficiano le chiese, le quali anzi continuano a perdere.

Il ‘partecipare’, quindi, non si rigenererà con un po’ di marketing politico, per quanto innovativo lo si possa osare, ma con una rifondazione su Forme Nuove, in cui si possa incontrare, fare esperienze vitali, essere a casa.

Casa: cioè ri-abitare le istituzioni.

Per chi volesse andare a rivedere l’Angelus del 4 Novembre del 2018, trova questo suggerimento di Papa Francesco: “…I bisogni del prossimo richiedono certamente risposte efficaci, ma prima ancora domandano condivisione […] Questo interpella le nostre comunità cristiane: si tratta di *evitare il rischio di essere comunità che vivono di molte iniziative ma di poche relazioni*; il rischio di comunità *“stazioni di servizio” ma di poca compagnia*, nel senso pieno e cristiano di questo termine”.

Anche facendo giustamente un ragionamento puramente laico (non bisogno di essere religiosi per sposare una tesi di questo genere), questo pensiero, questa Logica con la maiuscola di Papa Francesco sono portanti.

Notare che ‘compagnìa’ è più  dell’abusatissimo  ‘accompagnamento’ con cui spesso anche le associazioni di categoria si illudono di far percepire una personalizzazione. Declamata in patinate brochures, rinviata a mai nella realtà. E non vi può essere ‘compagnia’ senza che essa si basi sulla Relazione.

E infine: la Compagnia, come l’Amicizia, per essere tale deve essere gratis.  La si trova in luoghi dove è possibile fare esperienza di incontri. Autentici.