Ue, Europarlamento chiude l’ultima plenaria prima delle elezioni europee

Strasburgo, 25 apr. (askanews) – Il Parlamento europeo ha chiuso, oggi a Strasburgo, l’ultima plenaria della legislatura, prima delle elezioni europee di giugno.

L’ultimo voto dell’Aula ha riguardato una risoluzione, approvata con 357 voti a favore, 20 contrari e 58 astenuti, sull’attacco aereo iraniano contro Israele, che invita tutte le parti a evitare qualsiasi ulteriore escalation e chiede la massima moderazione e allentamento della tensione. Il testo accoglie con favore la decisione dell’Ue di espandere l’attuale regime di sanzioni contro l’Iran e chiede di aumentare individui ed entità sanzionati.

Alla fine del voto, la presidente uscente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha detto semplicemente: “Grazie a tutti”, e a questo punto è esploso un fragoroso applauso dell’Assemblea, con molti eurodeputati in piedi. Metsola ha allora cominciato a girare per l’aula stringendo le mani e abbracciando calorosamente molti europarlamentari, a cominciare dal capogruppo dei Verdi, il belga Philippe Lamberts, che ha già annunciato la sua rinuncia a ricandidarsi alle elezioni, e dalla capogruppo di Renew, la francese Valérie Hayer.

Metsola, che probabilmente sarà ricandidata dal Ppe per la presidenza del Parlamento nella prossima metà legislatura, è corsa ad abbracciare anche l’austero conservatore polacco Jacek Saryusz-Wolski, che era rimasto al suo posto, e si è prestata poi a diversi “selfies” dal cellulare con altri europarlamentari e funzionari.

Dopo le elezioni del 6-9 giugno, il Parlamento europeo riaprirà con la sessione costitutiva della nuova legislatura, a Strasburgo, il 16 luglio, martedì, per una plenaria che è previsto duri fino a metà giornata di venerdì 19 luglio. In genere le sessioni plenarie di Strasburgo cominciano il lunedì pomeriggio e terminano il giovedì successivo.

Fonti del Parlamento europeo a Strasburgo hanno indicato che la plenaria di luglio potrebbe essere eccezionalmente “raddoppiata”, con una sospensione di mezza giornata il mercoledì 17 o giovedì 18, eventualmente integrando nella prima sessione anche il pomeriggio di lunedì 15 luglio. Questa ipotetica seconda sessione inizierebbe dunque nel pomeriggio di mercoledì 17 o la mattina di giovedì 18 luglio.

Lo “sdoppiamento” potrebbe essere deciso nel caso in cui il Consiglio europeo abbia già indicato il suo candidato per la presidenza della prossima Commissione europea, che dovrà essere poi confermato a maggioranza assoluta dall’Assemblea di Strasburgo.

Durante la prima sessione costitutiva, per statuto, il Parlamento europeo può votare solo per decidere la presidenza e le vicepresidenze dell’Aula. Per questo potrebbe essere decisa una seconda sessione breve, nella stessa settimana, dedicata solo all’elezione del nuovo presidente e della nuova presidente della Commissione.

Si tratta comunque di uno scenario ipotetico, che si potrebbe realizzare solo se i capi di Stato e di governo avranno già indicato la candidatura, e se sarà considerato urgente – per esempio a causa di tensioni internazionali – non lasciare un “vuoto di potere” fino a settembre, quando dovrebbe tenersi di norma la seconda sessione plenaria del Parlamento europeo.