È auspicabile un nuovo partito che riunisca i cattolici democratici che attualmente votano pd(non so come sia possibile andare daccordo con abortisti e portatori di diritti cosiddetticivili), che votano 5 Stelle (per motivi simili al pd, con l’aggiunta di populismo a buon mercato), che votano Lega e Berlusconi (per le loro contraddizioni di fondo, sul fisco, sulla burocrazia, sulla sicurezza ). 

Un partito che riunisca i cattolici di cui sopra e quei laici che, come noi cattolici, voglionolapplicazione della Costituzione. Questo è auspicabile e sperabile. Perché noi pensiamo che la vita sia la stessa nel barcone e nella pancia della mamma, che la persona debba essere messa al primo posto di ogni scala valoriale, che il lavoro è il vero strumento di promozione umana, che la famiglia naturale è indispensabile per lequilibrio di una società civile. 

Da questo insieme di priorità derivano le implicazioni economiche, sociali e politiche che ci possano permettere di vincere le sfide nelle criticità più difficili odierne. Ritengo che Zingaretti e Di Maio siano dei venditori di illusione, perché non solo danno fiato a chi vuole ostacolare la ricomposizione civile del popolo italiano (che si attua con la difesa e lincremento esponenziale dei posti di lavoro e la difesa della vita nel grembo materno), ma neanche riescono a risolvere il grosso problema dei paletti burocratici dellattuale statalismo, ostacolando le PMI, dando lelemosina alle famiglie, generando spesa pubblica parassitaria che toglie le risorse alle imprese che sono quelle che possono creare nuove opportunità lavorative.

Infatti basta ascoltare le varie trasmissioni sia sulla Rai, su Sky, su Mediaset, per rendersi conto che non si affrontano i problemi reali, poiché ci sono dei blocchi di natura burocratica e di interessi con comitati di affari” (è bastato rendersene conto anche durante la campagna elettorale delle recenti comunali dove hanno prevalso logiche di sterile antagonismo), in conseguenza dei quali non è possibile lavorare per la giustizia fiscale, per la promozione di nuovi posti di lavoro ad opera delle PMI (non certamente dello Stato che deve solo promuovere le attività produttive, pena uno sterile statalismo), per il sostegno alle politiche familiari, ormai cenerentole, per risolvere i gravissimi problemi della stagnazione lavorativa per i giovani costretti ad emigrare allestero e della denatalità che ormai minaccia la stessa sopravvivenza italiana (grazie alle politiche abortiste dei radicali, della Bonino a cui si sono unite le sinistre e anche il sindacato della Cgil).