Gualtieri sotto assedio scruta le insidie provenienti dal Pd

Ripetute tensioni nella maggioranza, tutte collegate alle turbolenze post congressuali del Partito democratico, mettono un freno all’attività amministrativa. L’ipotesi di Enzo Foschi alla segretaria romana rappresenta una minaccia per il sindaco.

Ci sono ragioni tecniche e ragioni politiche che spiegano l’intoppo nell’azione della Giunta Gualtieri. Incide, da un lato, il sovraccarico di impegni dell’Assemblea capitolina, con molti provvedimenti urgenti che faticano ad essere canalizzati nel lavoro d’Aula. E questa è la spiegazione tecnica, non priva di fondamento. Ma non basta. Ripetute tensioni nella maggioranza, tutte collegate alle turbolenze post congressuali del Pd, mettono un freno all’attività amministrativa. Entrambe le difficoltà fanno intravedere uno scenario di crescente malessere

L’incontro svoltosi ieri stasera tra il sindaco e i consiglieri di maggioranza mirava a sciogliere i nodi riguardanti il progetto dello Stadio della Roma a Pietralata. L’esigenza era e rimane quella di mettere nero su bianco il contenuto delle garanzie cui la As Roma, nel progetto definitivo, dovrà attenersi rigorosamente per rispondere alle preoccupazioni circa parcheggi, viabilità, gestione degli eventi (e quindi contenimento del rumore) espresse dai comitati e dai Municipi interessati. Come è finita? In pratica Gualtieri ha dovuto accettare la richiesta di rinvio. Entro dieci giorni sarà presentato un maxi-emendamento per il quale si prevede l’approvazione entro fine maggio.

Dallo stadio si potrebbe passare al termovalorizzatore, per fare il punto anche su altre questioni spinose. L’elenco si allunga e ogni giorno, come dice la Bibbia, ha la sua pena. Una pena particolare per un sindaco che finora non ha fatto bene i conti con la politica. L’elezione diretta crea l’illusione di un potere senza limiti, salvo quelli dettati dai vincoli di spesa nel quadro di un bilancio sempre in debito di ossigeno. Gualtieri è sotto pressione avendo di fronte un Pd che gli è sfuggito di mano. Ora gli equilibri interni vedono Zingaretti come punto di riferimento di tutta l’area che si riconosce nella nuova gestione della Schlein.

Si parla di Enzo Foschi, figlio incanutito del movimentismo originariamente ai margini dello stesso Pci, come nuovo segretario della Federazione romana. Se la scelta del Nazareno fosse questa, allora Gualtieri avrebbe un bel daffare, certamente più di quanto finora si è percepito e visto, dato il prevedibile rialzo delle quotazioni di una politica a indirizzo più “de sinistra”. Altro che riformismo in salsa capitolina! L’avvento di Foschi alla guida del Pd di Roma dovrebbe riportare alle orecchie del Sindaco le parole di un vecchio adagio popolare: “Dagli amici mi guardi Iddio, ché dai nemici mi guardo io”