Ora il Sindaco di Udine costruisca una buona squadra amministrativa

Se un mese fa il candidato Sindaco De Toni aveva manifestato non tutta la freschezza di cui è disponibile, nel corso della campagna elettorale ha saputo largheggiare mettendo in atto le capacità che gli sono proprie.

Ho lasciato depositare il risultato per qualche giorno. Non mi sono lasciato prendere dall’entusiasmo. Avevo già, qualche giorno prima, presentato uno scritto in cui dichiaravo la mia attenzione nei riguardi del candidato Felice De Toni. Mi ero già, quindi, largamente pronunciato. 

Ho lasciato decantare i numeri e oggi, senza la frenesia del vincitore, posso permettermi alcune considerazioni. La vittoria è la vittoria del Sindaco. Perché si elegge direttamente la prima carica della città e quindi, non si può in alcun modo sminuirne il valore. È ben vero che c’è una coalizione dietro le spalle del primo cittadino, ma è leggermente staccata per valore.

In effetti, da trent’anni, si elegge direttamente il Sindaco. Quindi, si elegge pure il Consiglio comunale, ma tra i due organi, il legislatore ha inteso dare più caratura al primo dei due. Se un mese fa, il candidato De Toni aveva manifestato non tutta la freschezza di cui è disponibile, nel corso della campagna elettorale ha saputo largheggiare mettendo in atto le capacità che gli sono proprie.

Tra lui e Fontanini, non c’è alcun dubbio, che la partita l’ha vinta meritatamente il Sindaco entrante. Deve far tesoro di tutto questo e con massima sapienza costruirsi una squadra che possa, nel corso dei cinque anni, realizzare quanto i programmi hanno dichiarato.

Non stento a credere che una persona con l’esperienza di De Toni possa svolgere al meglio questa prima delicatissima funzione. Non starò qui a dare suggerimenti, non è assolutamente mia intenzione. Ce ne saranno altri a svolgere questo compito. A me spetta solo fare gli auguri di buon lavoro al neo Sindaco di Udine, sapendo che non trascurerà alcun bisogno della città che si è affidata nelle sue mani.