Papa Francesco nel messaggio inviato in occasione dell’apertura del World Economic Forum a Davos, in Svizzera scrive che: “In questi anni, il World Economic Forum ha offerto un’opportunità per l’impegno di diverse parti interessate a esplorare modi innovativi ed efficaci per costruire un mondo migliore. Ha anche fornito un’arena in cui la volontà politica e la cooperazione reciproca possono essere guidate e rafforzate nel superare l’isolazionismo, l’individualismo e la colonizzazione ideologica che purtroppo caratterizza troppo il dibattito contemporaneo”.

La considerazione principale,  – ha osservato il Papa – da non dimenticare, è che siamo tutti membri di un’unica famiglia umana. L’obbligo morale di prendersi cura gli uni degli altri deriva da questo fatto, così come il principio correlativo di porre la persona umana, piuttosto che la semplice ricerca del potere o del profitto, al centro della politica pubblica. Questo dovere, inoltre, incombe sia sui settori imprenditoriali che sui governi, ed è indispensabile nella ricerca di soluzioni eque per le sfide che affrontiamo. Di conseguenza è necessario andare oltre gli approcci tecnologici o economici a breve termine e tenere pienamente conto della dimensione etica nel cercare soluzioni per presentare problemi o proporre iniziative per il futuro”.

Infine conclude ricordando ai politici che, l’enciclica Laudato Si ‘ , pone l’attenzione sull’importanza di un’ “ecologia integrale” che tenga conto delle implicazioni complete della complessità e dell’interconnessione della nostra casa comune. Un tale approccio etico rinnovato e integrato richiede “un umanesimo in grado di riunire i diversi campi della conoscenza, compresa l’economia, al servizio di una visione più integrale e integrata”