Renzi per fare il riformatore può fare a meno del Riformista

La notizia della sua nomina a direttore del quotidiano di proprietà di Romeo ha suscitato molta curiosità. È tradizione che l’azione di un leader di partito si accompagni a quella pubblicistica. Il gesto di Renzi sembrà però squilibrare i rapporti fra politica e giornalismo.

 

Giuseppe Fioroni

Mi sono sforzato di apprezzare il gesto di Renzi, ma non ci sono riuscito. Forse farà crescere a breve le quotazioni de Il Riformista, per un certo trascinamento pubblicitario indotto dalla notizia. Tuttavia, lidea che un politico si metta a fare il direttore di un giornale, intrecciando le logiche di due mestieriche si specchiano e si confrontano, non mi pare convincente. Io non lascio ma raddoppio, ha detto  Renzi. Per poi aggiungere in conferenza stampa: Continuerò a fare il mio lavoro da parlamentare ma ci metto sopra il carico di unesperienza, per tentare di fare unoperazione che serve al Paese.

Ecco, questo carico appare a dir poco un sovraccarico, poiché produce confusione. La stampa è il luogo in cui si misura il rapporto tra pubblica opinione e politica, la distinzione è dunque necessaria per garantire lautonomia di entrambi questi mondi. Non è solo una questione di galateo.

Si dirà che abbiamo avuto esempi di bravi giornalisti passati alla politica. Spadolini dal Corriere della Sera arrivò a Palazzo Chigi passando per lincarico di segretario del Partito repubblicano. Ebbene, si è trattato in effetti di un passaggio da un ruolo a un altro, non di una commistione luno e laltro. Ora Renzi, allopposto, si proclama libero di calzare due cappelli immaginando, per giunta, di rendere un servizio al Paese.

Se penso alla perturbazioneche determina la consolidata prassi televisiva per la quale la politica (nazionale e internazionale) appartiene nel talk show ai giornalisti, annebbiando così le figure di parlamentari e uomini di governo, spesso chiamati a far da materassinei botta e risposta più burrascosi; ecco, se penso a questo spettacolo così poco entusiasmante, allora considero ancor più infelice la soluzione di giocare da politico e Renzi è certamente politico autorevole anche la partita di giornalista.

In ogni casoauguro buon lavoro.

Fonte: Tempi Nuovi-Piattafofma Popolare– 5 aprile 2023 – titolo originale: Non mi convince minimamente la scelta di Renzi come direttore di giornale.