Un orizzonte transumano con l’IA? ChatGPT lo nega.

Elon Musk (Tesla e SpaceX), Reid Hoffman (LinkedIn), Satya Nadella (Microsoft): questi i “mostri” del business mondiale sulle applicazioni della IA, come la “temibile” applicazione ChatGPT. Sembra in gioco il controllo degli umani sulle nuove e potenti tecnologie. Quanto sono fondati i timori?

Nelle ultime settimane si parla molto di ChatGPT, progetto sviluppato OpenAI e che vede la partecipazione di grandi guru della ricerca nell’ambito delle tecnologie, (Elon Musk fondatore di Tesla e SpaceX, Reid Hoffman co-fondatore di LinkedIn, Satya Nadella CEO di Microsoft). Ma c’è davvero da preoccuparsi? ChatGPT è un algoritmo di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI, un’organizzazione leader nel settore dell’IA. Si tratta di un modello di linguaggio di ultima generazione che utilizza la tecnologia di Generative Pre-trained Transformer (GPT) per generare testo in modo autoregolato e adattarsi a molteplici attività linguistiche. Ma quali sono le attività che ChatGPT può svolgere meglio? 

Ecco alcuni degli ambiti nei quali può essere utilizzata. ChatGPT è in grado di tradurre testo da una lingua all’altra, permettendo agli utenti di comunicare con persone che parlano lingue diverse. Il modello è in grado di tradurre testo in modo preciso e coerente, adattandosi a molteplici contesti linguistici. Questo modello di linguaggio di ultima generazione tramite la tecnologia di Generative Pre-trained Transformer per generare testo in modo autoregolato e adattarsi a molteplici attività linguistiche. Il sistema è stato addestrato su un vasto insieme di informazioni, compresi codici sorgenti, permettendogli di acquisire conoscenze e competenze in molte aree, tra cui l’informatica. Ciò gli consente di svolgere molteplici attività legate, come la scrittura di software in molti linguaggi e la risoluzione di problemi matematici. Uno dei punti di forza di ChatGPT è la sua capacità di scrivere software in molti linguaggi. Il modello è in grado di comprendere il contesto e formulare codici sorgenti coerenti e funzionali per molteplici linguaggi, tra cui Python, Java, C++ e molto altro. Ciò significa che gli sviluppatori possono utilizzare ChatGPT per accelerare il processo di sviluppo del software, risparmiando tempo e riducendo gli errori.

ChatGPT è in grado di risolvere problemi matematici complessi. Il modello è in grado di comprendere le equazioni matematiche e formulare soluzioni precise e informate. Ciò significa che gli ingegneri, i matematici e altri professionisti che utilizzano frequentemente equazioni matematiche possono utilizzare ChatGPT per accelerare il processo di risoluzione dei problemi, anche in questo caso, riducendo i tempi di produzione. ChatGPT è dotata di un modello di autoapprendimento, il che significa che continua a migliorare man mano che acquisisce nuove conoscenze e competenze. La sua versatilità continuerà a crescere nel tempo, aprendo nuove opportunità per il suo utilizzo nell’informatica e in molte altre industrie. L’utilizzo di ChatGPT nell’informatica è solo l’inizio. Questo modello di intelligenza artificiale potrebbe avere un impatto significativo anche in altre aree, come l’educazione, la finanza e molte altre. Ad esempio, ChatGPT potrebbe essere utilizzato per generare materiali didattici personalizzati per gli studenti, per analizzare i dati finanziari e per supportare la prevenzione delle frodi. In definitiva, ChatGPT rappresenta un passo importante verso il futuro delle tecnologie. Con la sua capacità di autoapprendimento e la sua versatilità, questo modello di intelligenza artificiale apre la strada a nuove opportunità e possibilità senza precedenti. È solo questione di tempo prima che ChatGPT diventi uno strumento essenziale per molte professioni e la sua versatilità continui a crescere. È sicuramente interessante osservare che laddove le risposte sono di carattere tecnico-matematico un computer (ma questo già lo sapevamo), è molto più veloce per la sua capacità di calcolo.

Abbiamo provato a chiedere di scrivere il linguaggio “C” un programma che, dopo aver verificato la correttezza formale di due date (tra il 1700 e il 2400), ci calcolasse i giorni che intercorrevano tra le due. In pochi secondi ci ha sviluppato il codice. Posso affermare che il codice sviluppato è risultato corretto in relazione alla richiesta fatta. Sicuramente un risultato strabiliante considerando che è stato scritto in una manciata di secondi. Lo stesso tempo non sarebbe bastato ad un umano per digitare il codice sulla tastiera! Gli investitori sono restii a fornire dati sul budget finora utilizzato e, anche se non è pubblicamente disponibile una cifra precisa sugli investimenti finanziari effettuati per realizzare ChatGPT possiamo pensare che siano stati investiti centinaia di milioni di dollari. OpenAI, l’azienda che ha sviluppato il modello, è stata finanziata da investitori tra cui il co-fondatore di Tesla e SpaceX Elon Musk, il co-fondatore di LinkedIn Reid Hoffman e il CEO di Microsoft Satya Nadella ed ha ricevuto finanziamenti da aziende come Microsoft e Infosys.

Tuttavia, è probabile che gli investimenti necessari per sviluppare un modello di intelligenza artificiale di tale portata saranno ancora molto più significativi. Sviluppare un modello di questa complessità richiede non solo investimenti finanziari, ma anche ingenti risorse tecniche, come server potenti, grandi quantità di dati e un team altamente qualificato di ingegneri e ricercatori. In ogni caso, gli investimenti effettuati in ChatGPT sono stati considerati strategici dai finanziatori di OpenAI, poiché ritengono che la tecnologia dell’intelligenza artificiale rappresenti un’opportunità enorme per il futuro e che modelli come ChatGPT avranno un impatto significativo in molte discipline. Infine, sperimentando ChatGPT e sottoponendo quesiti dai quali ci aspettavamo risposte più peculiari, abbiamo notato, invece, la ripetitività dei vocaboli utilizzati ed una limitata capacità di “sofisticazione” del linguaggio che appare poco più che nozionistico. Manca, quindi, quella capacità lessicale che è legata alla formazione, alla cultura ed allo stile di chi si appresta a scrivere su un argomento di cui ha profonda conoscenza e laddove i sinonimi e le sofisticazioni lessicali fanno la differenza.

Possiamo stare quindi tranquilli ed affermare che un computer (seppur diventato indispensabile, basta pensare alla funzione che tablet e smartphone hanno assunto nella nostra quotidianità), non è ancora possibile che possa sostituirsi alla fantasia ed al genio umano. Potranno svolgere mansioni al servizio della comunità così come lo fanno le varie App che oramai tutti utilizziamo, ma pur sempre frutto della fantasia e del genio degli uomini. Alla luce di quanto sopra, appare corretto affermare che chatGPT, come l’intelligenza artificiale in generale sia una grande opportunità, come per l’informatica lo sono state le e-mail negli anni ’90 ed i social dai primi anni di questo millennio, in medicina la chirurgia laparoscopica e con l’ausilio di robot, in ingegneria l’utilizzo di droni o aerei senza il pilota, etc etc. Ma la definizione di “Intelligenza” che offre il vocabolario Treccani recita così: “Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e lo rendono insieme capace di adattarsi a situazioni nuove e di modificare la situazione stessa quando questa presenta ostacoli all’adattamento; propria dell’uomo, in cui si sviluppa gradualmente a partire dall’infanzia e in cui è accompagnata dalla consapevolezza e dall’autoconsapevolezza, è riconosciuta anche, entro certi limiti (memoria associativa, capacità di reagire a stimoli interni ed esterni, di comunicare in modo anche complesso, ecc.), agli animali, spec. mammiferi (per es., scimmie antropomorfe, cetacei, canidi)”. 

Dunque non si puo, come definizione, certamente applicare alla AI (Intelligenza Artificiale). Un computer è sicuramente in grado di effettuare calcoli con una velocità che per noi umani è impensabile, ma possiamo ancor più sicuramente affermare ciò che ancora resta ovvio: un computer non è capace di pensare! L’AI (Intelligenza Artificiale) è sicuramente da considerare un’enorme occasione che sicuramente offrirà utilità e vantaggi. L’espressione “intelligenza”, ad ora, secondo il parere di chi scrive, è utilizzata più per stupire che per determinare uno stato oggettivo.