Andrei Gavrilov torna a Roma dopo 20 anni e suona alla Iuc

Roma, 15 nov. (askanews) – Ancora un grande pianista internazionale per l’Istituzione Universitaria dei Concerti (Iuc) che, sabato 18 novembre alle 17,30 in Aula Magna, vede il grande ritorno a Roma, dopo oltre 20 anni di assenza, di Andrei Gavrilov, famosissimo pianista di scuola russa, con un approccio innovativo alla musica frutto anche dei suoi studi di filosofia e religione, in un intenso programma che prevede 4 Notturni di Chopin, la Sonata in si minore di Liszt e Quadri di un’esposizione di Musorgskij.

“Chopin scrive il notturno in si bemolle minore a soli 17 anni – ci racconta Andrei Gavrilov – al fine di riprodurre in musica la natura della sua terra, la Polonia, mentre il notturno in re bemolle maggiore, scritto a 26 anni, descrive le sue avventure amorose, tra momenti di estasi e di disperazione che sfociano in elementi di calma e pace. Il notturno in do diesis minore è invece postumo; scritto a 19 anni è oggetto di un lavoro che Chopin esaurisce solo alla sua morte e può essere visto come una sorta di suo epitaffio musicale. Il notturno in fa maggiore incarna due stati d’animo opposti: la calma degli accordi di settima maggiore iniziali e finali, prototipo del lirismo odierno, a contrasto della tempesta emotiva descritta nella parte centrale.

“I ‘Quadri di un’esposizione’ di Musorgskij e la Sonata in si bemolle di Liszt – prosegue il pianista – sono due capolavori dalla straordinaria ricchezza metafisica, due autoritratti ideologici che descrivono la personalità dei due autori e ne esprimono il conscio e l’inconscio. Il capolavoro di Mussorgsky può essere visto come un’enorme tela in cui l’autore disegna schizzi musicali riferiti alle proprie esperienze personali, mentre la sonata di Liszt rappresenta senza dubbio l’opera del repertorio pianistico più complessa sotto l’aspetto filosofico”.

Andrei Gavrilov è nato a Mosca nel 1955 in una famiglia di artisti. Nel 1974, all’età di 18 anni, ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale Tchaikovsky e nello stesso anno ha debuttato al Festival di Salisburgo sostituendo Sviatoslav Richter. Da allora ha avuto un’impressionante carriera internazionale che ha incluso esibizioni con le più grandi orchestre del mondo. Nel 1984 ha presentato con successo una petizione per la libertà a Mikhail Gorbaciov, diventando il primo artista sovietico a cui è stato concesso il permesso di rimanere in Occidente senza dover chiedere asilo politico. Dopo il suo debutto alla Carnegie Hall nel 1985, si è esibito con orchestre come New York, Los Angeles, Detroit, Cleveland, Chicago, Philadelphia, Montreal, Toronto, Londra, Vienna, Parigi, Berlino, Monaco di Baviera, Amsterdam, Tokyo, Mosca, San Pietroburgo con direttori quali Abbado, Haitink, Muti, Ozawa, Svetlanov, Tennstedt, Rattle e Neville Mariner, tra gli altri.