Cinecittà, Maccanico: la sfida è avere più teatri e più grandi

Roma, 8 set. (askanews) – Cinecitt punta a diventare sempre pi grande e attrattiva per le produzioni italiane e soprattutto per il cinema internazionale, grazie al piano di investimenti annunciato nel 2021 e ai fondi del Pnrr. Ne ha parlato, dalla Mostra del Cinema di Venezia, Nicola Maccanico, amministratore delegato di Cinecitt: “L’obiettivo costruire cinque nuovi teatri e ristrutturarne quattro dei 20 esistenti, quindi arrivare a 25 teatri con un aumento della capacit produttiva del 60%: passeremo da quasi 19mila metri quadrati a 31mila a disposizione delle produzioni italiane e internazionali”.

Sono gi iniziati i lavori del Teatro 22, che sar il pi grande: se ne prevede la fine entro il 2024. “Sar di 3.500 metri quadri, quindi pi grande dello storico Teatro 5, ma questa la nostra grande sfida evolutiva: avere pi teatri e soprattutto pi teatri grandi, cosa che ci consentir di ospitare pi grandi produzioni insieme e dedicare perch no i teatri pi piccoli a produzioni pi piccole ma che noi vogliamo comunque, in una Cinecitt inclusiva che ospiti i grandi, i giovani, e anche chi magari fa un cinema pi di qualit e meno commerciale” spiega l’ad.

Quattro dei film italiani in concorso a Venezia sono stati girati a Cinecitt, ricorda Maccanico:”Il trend del 2023 ci porta a consolidare i dati del 2022 e a superarli, quindi i 39 milioni di ricavi, l’1,8 milione di utili e le grande produzioni nazionali internazionali che sono tornate a Cinecitt, non stato un evento a s ma rappresenta una strutturata tendenza, anche quest’anno abbiamo produzioni di assoluto livello che hanno lavorato e stanno lavorando da noi”.

Preoccupa un po’ lo sciopero in atto a Hollywood: ” un problema e pu diventare un problema pi grande qualora dovesse durare a lungo, noi abbiamo avuto un primo semestre straordinario ma lo sciopero comincia a farsi sentire, quindi serve grande attenzione, un confronto tra le parti e la consapevolezza che se non dovesse trovarsi una soluzione in tempi ragionevoli gli impatti negativi saranno per tutti”.