Napoli, 19 ott. (askanews) – Un po’ di scaramanzia, a Napoli, di certo non guasta. E così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che apre ufficialmente il primo G7 della Difesa, a Palazzo Reale, ha tirato fuori dalla giacca un cornetto rosso, tipico portafortuna partenopeo, e sorridente rivolgendosi ai fotografi ha detto: “Questo me l’hanno regalato ieri”. Il ministro ha poi accolto e abbracciato i suoi omologhi dei sette paesi partecipanti, oltre a Mark Rutte, segretario generale della Nato – il primo ad aprire la ‘sfilata’ dei partecipanti – e a Josep Borrell, vicepresidente della Commissione europea e alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Hanno sfilato poi il francese Sébastien Lecornu (estasiato da Palazzo Reale almeno quanto Rutte), il britannico John Healey, il collega giapponese Gen Nakatani.L’ultimo ad arrivare è stato il Segretario della difesa degli Stati Uniti d’America, Lloyd Austin. “Gli americani sono in ritardo”, scherza il ministro della Difesa, Guido Crosetto.E mentre fuori una pioggia battente si abbatte su Napoli, dentro Palazzo Reale a fare da padrone è la bellezza della cornice costituita da quella che fu residenza dei viceré spagnoli e poi austriaci (metà del XVII sec. – 1734), della dinastia borbonica (1734-1860), con la parentesi del Decennio francese (1806-1815) e infine, a seguito dell’Unità d’Italia nel 1861, dei Savoia. Quello a Napoli è il primo G7 della Difesa voluto fortemente dal ministro Guido Crosetto. Il primo gennaio 2024 il nostro Paese ha assunto, per la settima volta, la Presidenza del G7, il gruppo che riunisce Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti d’America. Il G7, al quale partecipa anche l’Unione Europea, è unito da valori e principi comuni e ricopre un ruolo insostituibile nella difesa della libertà, della democrazia e nella gestione delle sfide globali.La Presidenza italiana durerà fino al 31 dicembre 2024 e prevede un fitto programma di riunioni tecniche ed eventi istituzionali che si articola lungo tutto il territorio nazionale. Tra le priorità della Presidenza italiana vi è la difesa del sistema internazionale basato sulla forza del diritto. La guerra d’aggressione russa all’Ucraina ne ha intaccato i principi e ha scatenato una crescente instabilità, visibile nei diversi focolai di crisi. Altrettanto importante è il conflitto in Medio Oriente, con le relative conseguenze sull’agenda globale.