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Il sindaco: a Lampedusa vergogna Ue, il governo tenga qui un consiglio dei ministri

Roma, 14 set. (askanews) – Nelle ultime ore il numero di sbarchi a Lampedusa è aumentato vertiginosamente e le strutture di accoglienza non riescono più a reggere. Ospite di RTL 102.5, il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, è intervenuto nel corso di Non Stop News, con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro, per fare un punto sulla situazione migranti che l’isola siciliana sta affrontando in queste ore.

“Nelle ultime 48 ore sono arrivate circa 7.000 persone a Lampedusa, che ha sempre accolto tutto a braccia aperte – ha spiegato il primo cittadino – Tuttavia, ora siamo giunti a un punto di non ritorno. La drammaticità del fenomeno ha messo l’isola in crisi. Oggi ci troviamo di fronte all’ineluttabilità della situazione, che richiede un cambio di passo. L’Europa e lo Stato devono intervenire immediatamente con un’operazione di soccorso e trasferimenti tempestivi. Siamo arrabbiati perché sapevamo da gennaio che la situazione si sarebbe aggravata durante l’estate, e non possiamo andare oltre. Lo spirito dell’isola deve essere rafforzato dalla presenza del governo, con un consiglio dei ministri che prenda decisioni immediate. Abbiamo difficoltà a smaltire i rifiuti. Deve esserci continuità nei trasferimenti, chiediamo navi capienti a disposizione, pronte a trasferire le persone. Gestire 7.000 persone è difficile, il 10% di loro ha bisogno di assistenza sanitaria, e non abbiamo le risorse per aiutarli tutti”.

“Le ONG possono essere coinvolte. Pensavamo che la loro presenza avrebbe incoraggiato queste persone a non fuggire, ma ciò che sta succedendo lo ha smentito perché le persone continuano a scappare. Quello che chiedo è la presenza del governo sul territorio. Lampedusa ha dato lezioni di umanità, ma ora siamo stanchi e provati, serve qualcuno che si faccia carico della situazione. L’Unione Europea ha un atteggiamento vergognoso. Il silenzio dell’Europa è vergognoso. Le uniche voci che si sono alzate sono voci di barriere e di stop agli arrivi, come detto dalla Francia e dalla Germania. L’Unione Europea non ha una politica migratoria, lo dimostra il fatto che non vogliono cambiare il regolamento di Dublino e che parlano da anni di canali legali, ma sono solo parole che restano sulla carta e non vengono mai attuate. Ho chiesto alla Meloni di venire qui sull’isola e trovare insieme delle soluzioni”. “Dopo una giornata particolarmente impegnativa, oggi ci sono continui trasferimenti. All’hotspot ci sono circa 4.200 presenze. La situazione è sicuramente complessa e, gradualmente, stiamo cercando di tornare alla normalità. Nonostante le criticità, abbiamo cercato di distribuire brandine alle persone per non fale dormire all’addiaccio, abbiamo fornito a tutti cibo e fatto la distribuzione della cena e anche nella giornata di oggi tutti riceveranno ciò di cui hanno bisogno”. Così Francesca Basile, responsabile migrazioni della Croce Rossa Italiana, questa mattina dall’hotspot di Contrada Imbriacola a Lampedusa.

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