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Lo schermo dell’arte, il festival punta sulla produzione

Firenze, 18 nov. (askanews) – Il cinema, l’arte e i grandi temi del presente: la 16esima edizione del festival Lo schermo dell’arte di Firenze torna a fare il punto sulla relazione tra le immagini in movimento e la scena del contemporaneo. Che nel 2023 si declina con alcune novità, che ci sono state raccontate dalla direttrice dell’evento, Silvia Lucchesi. “Era da tanto tempo – ha detto ad askanews – che stavamo pensando di impegnarci sulla produzione. Quest’anno ci siamo riusciti, infatti presentiamo cinque opere prodotte dallo Schermo dell’arte: sono di giovani artisti del progetto VISIO curato da Leonardo Bigazzi che si è trasformato in un progetto di produzione, da progetto di residenza, è diventato progetto di produzione e presentiamo quindi 4 film coprodotti con istituzioni e privati. E poi abbiamo presentato l’installazione sostenuta l’Italian Council, La montagna magica di Micol Roubini. Quindi sono state delle esperienze bellissime, nuove, completamente nuove, soprattutto lavorando con i giovani, con la giovane generazione”.

Il cinema La compagnia diventa ancor di più il centro di gravità del festival, che intorno alla sala di proiezione costruisce una narrazione ad ampio spettro, che spazia dalla Siria a Marte, dai documentari su artisti come Giulia Cenci o Ragnar Kjartansson al tema dell’amianto, dall’omaggio a Diego Marcon alle visioni distopiche del futuro. E per la conclusione il film “Inside”, alla presenza di un divo del cinema come Willem Dafoe, opera a cui ha lavorato anche il curatore Leonardo Bigazzi, storica figura del festival. “Avere Willem Dafoe a Firenze – ha detto Bigazzi – è un’emozione speciale, al parte il fatto che è una persona veramente eccezionale con cui avere un dialogo è stato estremamente facile, non ci si aspetterebbe, ma è anche un’emozione per il pubblico perché, insomma, è un pezzo di storia del cinema”.

Il mondo che viene raccontato da Lo schermo dell’arte è un mondo complesso, lucido, drammatico, ma anche sostenuto dalle visioni degli artisti e in grado di aprire prospettive nuove. Che mostrano come anche il cinema possa essere a pieno titolo uno dei protagonisti della ricerca contemporanea.

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