Roma, 5 set. (askanews) – Alessandro Cucchi ha deciso sin dall’inizio dei suoi studi universitari di approfondire e dedicarsi interamente alla chirurgia ossea ricostruttiva del distretto maxillo-facciale, acquisendo una vasta esperienza e una considerevole autorevolezza nell’ambito della rigenerazione ossea. Ne parla in questo video. Cucchi si laurea all’Universit di Verona nel 2009. Seguendo quella che dal principio stata la sua grande passione, ovvero la chirurgia ossea ricostruttiva per il trattamento dei difetti ossei e delle atrofie ossee del mascellare e della mandibola, si specializzato in chirurgia odontostomatologica all’Universit di Milano, conseguendo poi un dottorato di ricerca in scienze chirurgiche con indirizzo in chirurgia maxillo-facciale all’Universit di Bologna.
Proprio durante questo periodo, ha cominciato a dedicarsi alla ricerca nel campo della cosiddetta “rigenerazione ossea guidata” (“Guided Bone Regeneration” o GBR), una tecnica chirurgica che prevede l’uso di barriere in materiale riassorbile o non-riassorbibile per promuovere la formazione di nuovo tessuto osseo. cosi che iniziano ad essere pubblicati i risultati delle sue ricerche sulle pi importanti riviste scientifiche internazionali, quali il Clinical Oral Implant Research e il Clinical Implant Dentistry and related Research. Con il progresso delle nuove tecnologie digitali e la conseguente digitalizzazione dell’odontoiatria e della chirurgia maxillo-facciale, le sue ricerche iniziano a concentrarsi sul miglioramento e sull’ottimizzazione di barriere in titanio “personalizzate” su ciascun paziente, le cosiddette “griglie customizzate”. A partire dai dati della TAC del paziente e dalla conseguente ricostruzione tridimensionale del mascellare o della mandibola da ricostruire, sfruttando la tecnologia della stampa 3D basata sulla sinterizzazione laser del titanio , infatti, possibile creare griglie in titanio per la rigenerazione ossea.
Sia le ricerche pubblicate, che quelle in fase di pubblicazione, confermano l’efficacia di questa nuova tecnica, che rende la chirurgia ricostruttiva dei difetti ossei pi semplice, pi veloce, e pi predicibile, riducendone il rischio di complicanze, i tempi operatori, e l’invasivit per il paziente. Il suo lavoro nel campo della ricerca scientifica gli ha permesso di ottenere importanti riconoscimenti, di collaborare con colleghi di fama internazionale, di essere opinion leader di diverse aziende del settore, e di essere invitato a presentare i propri risultati in diversi contesti accademici ed extra-accademici. Nel 2017 Cucchi co-fondatore di una scuola per insegnare le pi moderne tecniche di ricostruzione ossea, di cui diventa direttore scientifico, la GBR Academy. Essa costituita da un gruppo di docenti esperti di chirurgia orale ed implantologia che si dedica alla formazione dei colleghi con un approccio pratico su paziente. Durante questi corsi in Italia e all’estero, i colleghi imparano con un metodo basato prima sulla visione di interventi chirurgici dal vivo, le cosiddette “Live surgery”, e poi sull’esecuzione delle chirurgie in prima persona sotto il controllo dei docenti stessi. La mia dedizione all’insegnamento deriva dalla passione per la chirurgia ricostruttiva e dalla volont di formare medici e odontoiatri, fornendo loro strumenti e protocolli per risolvere nel modo pi predicibile possibile i problemi dei loro pazienti racconta l’esperto. Recentemente, Cucchi ha pubblicato una nuova tecnica chirurgica per ridurre le complicanze di guarigione ed aumentare le percentuali di successo negli interventi di ricostruzione ossea. La tecnica si basa sull’uso della “bolla adiposa del Bichat”: una massa di grasso localizzata nella parte interna della guancia, estremamente ricca di cellule indifferenziate pluripotenti, che viene prelevata e estroflessa per ricoprire l’area rigenerata, favorendo la guarigione dei tessuti e riducendo il rischio di contaminazione ed infezione. “E’ una tecnica che cambia significativamente la prognosi degli interventi di ricostruzione ossea, considerati da sempre operatore-dipendenti. I punti di forza di questo nuovo approccio sono: la facile curva di apprendimento, la semplicit e la velocit di esecuzione, le potenzialit cellulari del tessuto adiposo, e la versatilit del campo di applicazione” afferma Cucchi.
Attualmente l’esperto svolge l’attivit clinica in regime di libera professione prevalentemente come consulente freelance per il trattamento dei pazienti pi complessi che richiedono appunto una ricostruzione ossea per la successiva riabilitazione implanto-protesica. “Le conoscenze e l’esperienza, acquisite in oltre 10 anni dedicati quasi interamente a questo ambito, mi permettono di gestire e risolvere anche casi molto complessi, che spesso richiedono competenze specifiche, offrendo cos ai pazienti la possibilit di ripristinare il tessuto osseo mancante o perduto e permettendo ai colleghi di procedere con la riabilitazione funzionale ed estetica dei pazienti stessi” aggiunge l’esperto, che continua “la parte pi gratificante per me arriva proprio dalla possibilit e dalla consapevolezza di riuscire cambiare la vita dei pazienti, almeno per quanti riguarda l’ambito del sorriso. La gratitudine e la soddisfazione dei miei pazienti sono la pi grande fonte di motivazione per continuare in quella che ritengo la mia pi grande passione”. Per quanto riguarda il futuro, Cucchi ha in programma di continuare a sviluppare la sua carriera professionale sia nell’ambito della ricerca che in quello dell’attivit clinica: il suo spirito lo spinge a continuare a sviluppare nuove tecnologie e nuovi materiali, ad introdurre nuovi approcci chirurgici, e soprattutto a condividere le sue ricerche con la comunit scientifica ed a trasmettere ai colleghi le proprie conoscenze e la propria esperienza. “La mia carriera si basa su un delicato equilibrio tra attivit clinica, ricerca scientifica, ed insegnamento. Sono 3 diversi aspetti della stessa grande passione, quella per la chirurgia, che ho il piacere con condividere ogni giorno con amici, allievi, e maestri, perch il confronto che ci fa crescere come professionisti e come uomini”conclude Cucchi.