Sciopero, Landini: il governo smetta di fare cavolate. Ci ascolti, noi non ci fermiamo

Roma, 17 nov. (askanews) – La precettazione è stato un atto grave che mette in discussione il diritto delle persone a scioperare. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine della manifestazione in piazza del Popolo. “Questa cosa non l’accettiamo – ha detto – la risposta della piazza è che non Landini, ma le persone non vogliono rinunciare alla democrazia e ai diritti. Se il Governo vuole ascoltare, cambi idea, smetta di fare cavolate, ritiri la precettazione e apra le trattative con noi. Se pensa di continuare così e non ascoltarci, noi continueremo. Non ci fermiamo finché non avremo portato a casa i risultati”.

Landini ha poi detto che “non personalizzo” con il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. “Quando uno si fa del male non c’è bisogno, se lo sta facendo da solo – ha affermato – non capisce una cosa fondamentale: se il diritto di sciopero è stato inserito nella Costituzione, non da una legge ordinaria, vuol dire che è un diritto di ogni cittadino poter aderire o no a uno sciopero. Quando si mette in discussione questa cosa non si sta facendo una cosa contro il sindacato e i sindacalisti, ma contro i cittadini. Quando proclamo lo sciopero non è un obbligo, quando si limita questo diritto si limita il diritto di un cittadino”. Il numero uno della Cgil ha aggiunto: “Hanno fatto un atto che parla da solo, nella storia repubblicana quando un governo di fronte a uno sciopero generale ha precettato i lavoratori? Non è mai stato fatto da nessun governo. Queste cose si facevano prima della Costituzione, quando questo Paese non era democratico. Non succede in Europa, forse Salvini dovrebbe vedere come funziona la mobilità in Europa. Non c’è solo il ponte sullo Stretto. Hanno fatto sciopero in Germania, in Francia. Nessuno l’ha bloccato”.

In piazza del Popolo hanno partecipato 60mila persone per la manifestazione nazionale di Cgil e Uil, fanno sapere gli organizzatori (Cgil e Uil di Roma e Lazio). “Questa piazza è bellissima. Tutte le altre sono strapiene. Questa non è semplicemente una piazza del Popolo strapiena, ma è la piazza del popolo dei lavoratori. E’ la risposta più intelligente e ferma che potevamo dare a chi mette in discussione il diritto di sciopero. Questo è un attacco alla democrazia”, ha sottolineato il leader della Cgil, Maurizio Landini, concludendo la manifestazione in piazza del Popolo. “Non ci possiamo e non vogliamo fermare finché non portiamo a casa i risultati”, ha aggiunto, ricordando che “la legge di bilancio contiene delle “porcherie” e “non una delle promesse fatte sono stati capaci di rispettare. Anche chi li ha votati è in piazza”. E’ tranchant il giudizio del leader della Cgil, Maurizio Landini.

“Adesso basta, siamo la maggioranza di questo Paese e vogliamo essere ascoltati. Per questo continueremo con gli scioperi”, ha annunciato il leader della Cgil, Maurizio Landini, concludendo la manifestazione di piazza del Popolo ricordando che sono state programmate altre quattro di giornate di mobilitazione sul territorio fino al 1 dicembre. “Non bisogna avere paura né abbassare la testa – ha aggiunto – siamo sulla strada giusta e non ci fermiamo”.