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Vaccinazioni, Piemonte a rilento. Le idee per promuoverle

Torino, 18 set. (askanews) – La Regione Piemonte garantisce un’ampia offerta vaccinale per l’adulto ma attualmente per il vaccino anti-herpes zoster la copertura vaccinale ferma al 4% – contro un obiettivo nazionale del 50% – e quella per il vaccino anti-pneumococco ferma al 18% contro un obiettivo nazionale del 75%. Le idee per stare al passo con il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale varato ad agosto sono state discusse in un evento organizzato da Motore Sanit con il contributo incondizionato di GSK e Pfizer, che ha visto protagonisti la politica, i decisori della sanit e chi tutela i diritti dei pazienti e sta al fianco dei pi fragili.

Cos Giovanni La Valle, direttore generale AOU Citt della Salute e della Scienza di Torino:

“Le aziende ospedaliere possono dare un bel contributo alla vaccinazione territoriale. L’emergenza Covid lo ha insegnato. Noi siamo abituati a gestire pazienti cronici dal punto di vista clinico-ospedaliero e possiamo contribuire vaccinando questi pazienti a supporto del territorio. una nuova frontiera; questo meccanismo lo abbiamo inventato a causa del Covid e pu essere utile perch si sfrutta un rapporto che a volte va oltre al legame che ci pu essere con il medico di famiglia e pertanto pu spingere il paziente a vaccinarsi anche quanto il convincimento non c’. Gli ospedali ci sono e lo hanno dimostrato. un’ipotesi di lavoro, una possibile esperienza positiva tratta dalla vicenda del Covid”.

Carlo Picco, Commissario Azienda Zero e Direttore Generale ASL Citt di Torino, spiega:

“A Torino i risultati dell’ultimo anno di attivit vaccinale per herpes zoster e pneumococco sono lusinghieri, sulla scia della campagna vaccinale Covid, che a Torino stata particolarmente performante. A fine 2022 ci siamo trovati hub vaccinali sottoutilizzati, quindi li abbiamo convertiti in hub per vaccinazioni ordinarie, ed stata un’idea vincente perch abbiamo iniettato 40mila dosi di vaccino contro herpes zoster e circa 40mila di dosi contro lo pneumococco con buona copertura anche di seconde dosi su una popolazione di 800mila abitanti. Posso dire che un monitoraggio attento e continuo pu aiutare a raggiungere obiettivi di performance stabiliti dalla Regione sulla base del piano nazionale appena uscito, piano che tra l’altro prevede l’utilizzo di hub vaccinali utilizzati per l’emergenza Covid: un’idea che credo sia stata mutuata dall’esperienza torinese”.

L’obiettivo del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale quello di ridurre la diffusione delle malattie prevenibili con vaccino ma anche gli esiti che tali malattie hanno sulla spesa sanitaria generale.

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