Salvini non ha avuto né il mandato di togliere diritti né quello di rappresentare la cristianità occidentale
Il leader della Lega Salvini entra in campo oggi a favore della battaglia giudiziaria perdente della Giunta di Pisa contro la Moschea.
Nella sua esternazione mette in fila due gravissimi errori, non compatibili con lo Stato costituzionale di diritto e col corretto rapporto tra Stato e comunità religiose.
Il primo è quello secondo cui una vittoria elettorale può legittimare qualsiasi cosa, compreso la disponibilità sui diritti costituzionali altrui. L’impegno a non dare il via libera alla moschea non andava preso perché illegittimo.
Il secondo è quello di parlare a nome, addirittura, della cristianità occidentale da difendere. Anche questo mandato è impossibile perché nessuno gliel’ha dato. Tutte le comunità cristiane presenti a Pisa non gliel’hanno dato e comunque non condividono l’idea intollerante e anche rozza che per difendere la propria libertà religiosa bisogna negarla agli altri.