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giovedì, 8 Maggio, 2025
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8 maggio 1945: Pio XII e De Gasperi, gli artefici della nuova Italia

Di seguito la sintesi di un saggio che l’autore propone in coincidenza con la data della fine della seconda guerra mondiale.

Due figure emblematiche del nostro secondo Novecento. Le loro riflessioni, sorprendentemente attuali, richiamano l’urgenza, in un mondo ancora scosso da conflitti, di una buona traduzione politica del trinomio verità, giustizia e carità.

Pio XII, consapevole della barbarie nazista e delle sue radici ideologiche che negavano l’umanità stessa, intraprende una profonda modernizzazione del pensiero sociale cristiano. Avvalendosi del giovane Sergio Paronetto, ridefinisce la “Dottrina Sociale della Chiesa” attraverso incisivi radiomessaggi. Abbandona il corporativismo, promuove una visione di democrazia pluralista e liberalismo economico, preparando il terreno per il dialogo con la modernità, poi compiutamente sviluppato dal Concilio Vaticano II. Il suo appello alla verità e alla carità come fondamenti della pace risuona con forza nel contesto di un’Italia abbattuta moralmente e nondimeno materialmente.

De Gasperi, animato dalla sua profonda fede, trova nei radiomessaggi di Pio XII e nel pensiero di Paronetto le basi programmatiche per la nascente Democrazia Cristiana. La sua azione politica mira a riconciliare cristianesimo e democrazia – quindi fede e politica – ponendo al centro la questione sociale. Prepara il terreno per la futura Costituzione, definendo i principi fondamentali e la centralità della dimensione sociale.

Parallelamente, concepisce con lungimiranza il sogno dell’unità europea come antidoto agli orrori della guerra. Promuove attivamente iniziative come l’Unione doganale italo-francese e il piano Sforza, ponendo le basi per la futura integrazione comunitaria. La tenacia nel “salvare” la Germania, superando le reticenze delle potenze vincitrici, dimostra quanto fosse limpida la sua visione strategica per un’Europa unita e pacifica.

Il 1945 vede il leader democristiano assumere la guida del governo, affrontando perciò un arduo compito di ricostruzione del Paese. La sua leadership, ispirata a solidi principi morali, guadagna la fiducia delle diverse forze politiche democratiche. Fin da subito, pone appunto l’unità europea come garanzia di pace, anticipando la necessità di libera circolazione di persone e lavoratori.

Quale insegnamento trarre per l’oggi? L’azione congiunta di Pio XII e De Gasperi, con il contributo intellettuale di figure come Montini e Paronetto, rappresenta in effetti ciò che potremmo definire un faro nel buio della notte. Il loro impegno per la giustizia sociale e la costruzione di un futuro sopranazionale rimane un’eredità preziosa e quanto mai attuale per affrontare le sfide del nostro tempo.

 

Link per accedere al testo integrale del saggio