14.4 C
Roma
mercoledì, Febbraio 12, 2025
Home GiornaleSbarra (Cisl): "L’inverno demografico è una drammatica emergenza carsica".

Sbarra (Cisl): “L’inverno demografico è una drammatica emergenza carsica”.

Per supportare una giovane coppia serve un approccio concertato che investa la responsabilità della politica e delle parti sociali. Nessuno ormai progetta di avere figli senza avere un lavoro stabile e dignitoso.

“Rispondere all’ inverno demografico è una priorità morale e sociale, poiché riguarda il diritto dei giovani ad avere una famiglia e il dovere di un Paese ad avere un futuro”. Lo ha detto il leader della Cisl, Luigi Sbarra, al meeting di Rimini.

“Invertire questo arretramento è anche un’esigenza economica urgente perché senza persone che lavorano, che producono, che esercitano protagonismo e creano ricchezza con la propria occupazione, la rete di welfare e di servizi su cui si regge lo stato sociale, il sistema produttivo, lo stesso Patto che lega lo Stato ai cittadini, alla lunga non può reggere – ha affermato. Per questo “maggioranza e opposizioni, sindacati e imprese dovrebbero operare in maniera sinergica e affrontare con consapevolezza ed estrema decisione questa drammatica emergenza carsica. Come ha osservato Papa Francesco il numero delle nascite è il primo indicatore della speranza di un popolo”.

Secondo Sbarra “se vogliamo davvero supportare una giovane coppia serve un approccio concertato che investa la responsabilità della politica e delle parti sociali. Nessuno ormai progetta di avere figli senza avere un lavoro stabile e dignitoso. E sono in tanti che rinunciano ad averne perché manca intorno a loro un network di servizi istituzionali o sussidiari rivolti all’infanzia. Bisogna creare un ambiente lavorativo inclusivo che promuova la genitorialità e l’equa ripartizione dei carichi familiari tra uomo e donna”. 

“Servono politiche – ha concluso il segretario generale della Cisl – che promuovano il lavoro delle donne. Il tasso di occupazione femminile è al 52%, ultimo in Europa. Bisogna favorire l’ingresso e la permanenza delle lavoratrici nel mercato del lavoro, rimuovere le zavorre che in tantissime le costringono a part-time involontari e a lavori scarsamente retribuiti. È cruciale migliorare ed estendere i congedi parentali, rafforzare l’assegno unico e universale, rendere più flessibile e partecipata l’organizzazione del lavoro, diffondendo lo smart working di natura negoziale”.