L’aumento delle esportazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti verso l’Europa rappresenta un’opportunità strategica e di reciproco interesse per rafforzare i legami transatlantici sul piano energetico e commerciale. Potrebbe diventare uno dei punti cardine dei futuri negoziati con la nuova amministrazione Trump, che pur desta qualche preoccupazione a causa della possibile reintroduzione di dazi (anche per le merci europee). A sottolineare l’importanza di questo tema è stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante la conferenza stampa tenutasi al termine del Consiglio europeo a Budapest.
“Penso – ha dichiarato von der Leyen – che, prima di tutto, sia fondamentale impegnarsi a fondo nel rafforzamento del rapporto transatlantico con la futura presidenza Trump”. La presidente ha evidenziato come il GNL costituisca un esempio concreto di questi interessi condivisi, un settore che potrebbe offrire vantaggi tangibili sia per gli Stati Uniti che per l’Europa, promuovendo al contempo la diversificazione delle forniture energetiche europee.
Attualmente l’Europa importa ancora una quota rilevante di GNL dalla Russia o tramite infrastrutture russe, il che comporta dei rischi sia economici che geopolitici. “Perché non sostituire parte di queste forniture – ha detto ancora von der Leyen – con il GNL americano, che rappresenta una soluzione più competitiva dal punto di vista economico e potrebbe contribuire a ridurre i nostri prezzi dell’energia?”.
La Presidente ha concluso ribadendo che l’obiettivo è quello di mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nuova amministrazione statunitense, mirando a identificare ambiti di collaborazione concreta e a costruire su questi un’agenda di negoziati.