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mercoledì, Febbraio 12, 2025
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Cultura, pace, diritti: l’eredità di Jacques Maritain per il XXI secolo.

Si è svolto ieri, presso l’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, il convegno sui 50 anni dell’Istituto Internazionale Jacques Maritain. L’autore, ordinario di filosofia morale, è il Presidente dell’Istituto.

L’Istituto Internazionale Jacques Maritain, fondato nel 1974, per iniziativa di un gruppo di qualificate personalità del mondo culturale, artistico, accademico, ecclesiale, politico di vari paesi, ha fatto conoscere a tutti il pensiero e la vita di Jacques Maritain, uno dei più grandi pensatori del XX secolo. che ha saputo offrire contributi nei più diversi campi del sapere filosofico, in una coerente prospettiva fondata sulla centralità della persona. Il contributo di Maritain al lavoro per la stesura della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, nonché il suo impegno come ambasciatore della Francia presso la Santa Sede nell’immediato secondo dopoguerra sono noti a tutti, così come la scelta simbolica di Paolo VI di consegnare a Maritain il messaggio agli intellettuali alla fine del Concilio Vaticano II. 

Dopo la fondazione a Gallarate, la prima sede dell’Istituto fu ad Ancona, ma ben presto fu spostata a Roma, dove fu attivato il Segretariato generale per coordinare le attività che andavano moltiplicandosi, non solo in Italia, ma anche in molti altri paesi del mondo in cui Maritain aveva lasciato tracce vive. Fu dunque grazie all’Istituto che si costituirono in Italia, Stati Uniti, Canada, Venezuela, Argentina, Spagna, ecc., gruppi di studiosi maritainiani che si riunirono in associazioni istituzionalmente o idealmente legate all’Istituto. Subito dopo la fondazione fu costituito il nucleo iniziale della Biblioteca dell’Istituto (che ora ha sede a Roma) con il proposito di raccogliere tutte le edizioni dell’opera di Jacques Maritain, gli studi sul suo pensiero e le opere più importanti degli altri autori personalisti. Dal 1975 si pubblica una rivista internazionale quadrimestrale Notes et Documents e viene promossa una intensa attività di pubblicazioni, seminari e convegni, spesso in collaborazione con altri enti e istituzioni, su questioni urgenti per l’oggi specie relative ai diversi ambiti della vita comune a tutti i livelli. 

Molto si potrebbe dire sull’intensa attività dell’Istituto a livello nazionale e internazionale. Mi limito ad alcuni esempi indicativi. Nel 1999 l’Unesco ha istituito presso l’Istituto la Cattedra Unesco di studi in materia di “Pace, sviluppo culturale e politiche culturali”. La Cattedra svolge numerose attività a carattere permanente, tra cui va segnalato il Corso annuale di formazione sul tema Educare alla Pace, che si tiene in collaborazione Università pontificie. L’Istituto Maritain, insieme con l’Università degli Studi di Basilicata, ha istituito inoltre nel 2016 la “Cattedra Jacques Maritain” su “Pace e dialogo tra le culture e le religioni del Mediterraneo”. La sede prescelta è presso l’Università di Basilicata, a Matera, città dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La Cattedra è stata ufficialmente inaugurata il 17 luglio 2017 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nell’ambito della Cattedra si svolgono varie attività, una delle quali è il Corso di Alti Studi Mediterranei la cui prima edizione si è svolta nel 2017 sul tema: Pace e dialogo tra le culture e le religioni del Mediterraneo. 

La memoria di 50 anni di impegno per il bene comune ha senso nella doppia dimensione della gratitudine e della responsabilità. La gratitudine per il bene fatto, generato. Per 50 anni di belle attività, ricche e feconde e per le persone che hanno contribuito alla nascita, alla crescita, al consolidamento dell’Istituto. Penso a Roberto Papini, animatore instancabile dell’Istituto per più di 40 anni, penso ai tanti che con lui hanno generosamente collaborato in Italia e nel mondo, a chi ha continuato l’opera. Penso ai semi gettati, alle tante realtà cresciute a partire dalle iniziative di cui è l’Istituto è stato promotore, al significato dell’impegno culturale, alimento fondamentale per la democrazia e per la vita comune.Accanto alla gratitudine e da essa suscitata c’è la responsabilità. La responsabilità per il futuro di fronte alle enormi sfide che il tempo nuovo ci pone dinanzi, la responsabilità di assicurare un luogo critico di riflessione, un’opportunità per continuare a far conoscere la figura di Jacques Maritain nella fedeltà all’impegno per la salvaguardia dei diritti della persona e per la promozione del bene comune, della pace e del dialogo. Il nostro tempo ha oggi ancora più bisogno di istituzioni di questo tipo.

 

[L’articolo, pubblicato ieri sull’Osservatore Romano, è qui riproposto per gentile concessione dell’autore e del quotidiano edito nella Città del Vaticano]

 

https://www.osservatoreromano.va/it/news/2024-11/quo-271/tracce-vive-e-feconde.html