Roma, 9 feb. (askanews) – “Il Regno dell’Arabia Saudita apprezza la condanna, la disapprovazione e il rifiuto totale espressi dai Paesi fratelli rispetto a quanto affermato da Benjamin Netanyahu sullo sfollamento del popolo palestinese dalla propria terra e apprezza le posizioni che sottolineano la centralità della questione palestinese per i Paesi arabi e musulmani”: è quanto si legge in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri saudita, facendo allusione all’affermazione fatta nei giorni scorsi dal premier israeliano, in un’intervista all’emittente Channel 14, sulla creazione di uno Stato palestinese in Arabia saudita, condannata dai paesi arabi.
Nella nota Riad ha espresso “il suo rifiuto categorico per tali dichiarazioni che mirano a distogliere l’attenzione dai continui crimini commessi dall’occupazione israeliana contro i fratelli palestinesi a Gaza, inclusa la pulizia etnica a cui sono sottoposti”.
“Il Regno rimarca anche che questa mentalità estremista e occupante non capisce cosa significhi la terra palestinese per il popolo della Palestina e il suo legame emotivo, storico e legale con questa terra, e non pensa che il popolo palestinese meriti di vivere in primo luogo, perché ha completamente distrutto la Striscia di Gaza, ucciso e ferito più di 160.000 persone, la maggior parte delle quali bambini e donne, senza il minimo sentimento umano o responsabilità morale”, ha denunciato ancora Riad. “Il Regno afferma che il popolo palestinese ha diritto alla propria terra e non sono intrusi o immigrati che possono essere espulsi ogni volta che lo desidera la brutale occupazione israeliana – prosegue la nota – il Regno evidenzia che quanti avanzano queste idee estremiste sono quelli che hanno impedito a Israele di accettare la pace rifiutando la coesistenza pacifica, respingendo le iniziative di pace adottate dai paesi arabi e praticando sistematicamente l’ingiustizia nei confronti del popolo palestinese per oltre 75 anni, ignorando la verità, la giustizia, la legge e i valori stabiliti nella Carta delle Nazioni Unite, incluso il diritto dell’uomo a vivere dignitosamente sulla sua terra”.
Il ministero degli Esteri saudita ha quindi ribadito che “una pace duratura non sarà raggiunta fino a quando non si tornerà alla logica della ragione e non verrà accettato il principio della coesistenza pacifica attraverso la soluzione dei due Stati”.