11.9 C
Roma
martedì, Febbraio 11, 2025
HomeAskanewsCommissione Ue: dazi Usa? "Risponderemo quando avremo i dettagli"

Commissione Ue: dazi Usa? "Risponderemo quando avremo i dettagli"

Bruxelles, 11 feb. (askanews) – La Commissione europea sta ancora aspettando di avere “i dettagli” delle decisioni dell’Amministrazione Trump di imporre dal 12 marzo prossimo dei dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio negli Usa, e quindi non può ancora rivelare in che cosa consisteranno le contromisure dell’Ue. Lo hanno spiegato oggi a Bruxelles, rispondendo ai giornalisti durante il briefing quotidiano per la stampa, la portavoce capo della Commissione, Paula Pinho, e il portavoce per il Commercio, Olof Gill.

“Ci sono stati gli ordini esecutivi di Trump, ma non sono ancora stati precisati i dettagli, per cui non ci pronunciamo oggi” sulle contromisure, ha detto Gill. E rispondendo a un’altra domanda ha aggiunto: “Che cosa comportano queste misure commerciali? Non sappiamo qual è il quadro completo dei gruppi di prodotti presi di mira” dai dazi, “né dei prodotti derivati E quindi, con la vostra gentile comprensione, non oggi entreremo nelle descrizioni tecniche” delle misure di difesa commerciale.

Paula Pinho, inoltre, ha spiegato che “quando rispondere è parte della risposta”, e quindi la Commissione si riserva di comunicare al momento opportuno non solo i contenuti ma anche i tempi delle decisioni che prenderà in risposta ai dazi americani.

Ai giornalisti che chiedevano se la Commissione non tema che alcuni Stati membri possano cercare di negoziare separatamente con l’Amministrazione Usa, per strappare condizioni commerciali migliori rispetto al resto dell’Ue, Gill ha replicato: “Per evitare dubbi, il commercio è una competenza esclusiva dell’Ue. Gli stati membri non possono negoziare da soli”.

Il portavoce è tornato più tardi sull’argomento, rispondendo a un’altra domanda: “E’ una verità fattuale – ha ricordato – che il commercio sia una competenza esclusiva a livello europeo, vale a dire della Commissione. E sono anche certo che il motivo per cui i nostri Stati membri hanno deciso di conferire questo potere alla Commissione, a livello europeo, è perché siamo più forti, agiamo con più incisività su scala mondiale quando lavoriamo uniti. E ci auguriamo – ha osservato – che i nostri Stati membri lo terranno a mente quando formuleremo le nostre risposte nelle prossime settimane”.

Per quanto riguarda i contatti della Commissione con gli Stati membri, Gill ha poi riferito: “Sì, certo che siamo in contatto con i nostri Stati membri. Siamo stati in contatto costante con i nostri Stati membri in tutte le fasi. E ci sarà una call tra gli Stati membri organizzata dalla presidenza polacca” del Consiglio Ue. “Sappiamo che avrà luogo domani”.

Inoltre, riguardo alle ripercussioni che i dazi Usa potranno avere anche nelle relazioni dell’Ue con altri partner globali, il portavoce ha assicurato: “In generale, siamo in contatto con partner in tutto il mondo su queste questioni commerciali molto importanti”.

Sotto la pressione della stampa che insisteva per avere più informazioni “fattuali” e non “speculative”, almeno sul funzionamento e le dinamiche decisionali dei meccanismi Ue di difesa commerciale che verranno attivati per rispondere ai dazi americani, Gill ha infine insistito sulla necessità della Commissione di non fornire ulteriori dettagli. “E’ importante che capiate che c’è una differenza tra ciò che è fattuale e ciò che è ipotetico. Il motivo per cui non posso dare una risposta fattuale a questa domanda fattuale è perché non conosciamo ancora il quadro completo. Ci stiamo preparando per possibili scenari da più di un anno. Quando conosceremo il quadro completo, ci consulteremo con i nostri Stati membri, esamineremo l’impatto economico sulla nostra industria, sui nostri cittadini, sulle nostre aziende, quel quadro completo che non abbiamo ancora”.

“Quindi – ha concluso il portavoce – quando mi chiedete una risposta diretta su cosa accadrà alla fine di marzo, non posso darvi una risposta diretta su cosa accadrà, perché non lo sappiamo ancora. E il motivo per cui non sappiamo cosa accadrà alla fine di marzo è perché non abbiamo ancora il quadro completo per quanto riguarda la fine di marzo”.