Firenze, 21 feb. (askanews) – Una delle attrazioni principali di tourismA, il Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale, in programma dal 21 al 23 febbraio al Palazzo dei Congressi di Firenze, la ricostruzione, in anteprima assoluta, della tomba di Nefertari, scoperta a Luxor nel 1904 e ormai chiusa da anni. Della replica, in scala 1 a 1, ci parla l’egittologa Silvana Cincotti.
“La nostra idea – spiega Cincotti – quella di sensibilizzare il pubblico il pi possibile alla tutela del bene culturale, che soggetto spesso a situazioni di compromissione. La tomba in questo momento chiusa e quindi vogliamo proprio portare in modo particolare il discorso sulla necessit di conservare, di creare delle digitalizzazioni il pi possibile precise delle tombe per evitare che ci sia una dispersione dei dati”.
“Il progetto durato pi di un anno. Abbiamo cominciato a recuperare innanzitutto le fotografie, a valutare come potevano essere applicate, con quale metodo. Si tratta di pannelli di legno che vengono stabilizzati e poi viene applicato uno speciale intonaco realizzato con sabbia di quarzo e tutta una serie di polveri speciali che danno l’idea di essere effettivamente davanti a un muro. La parte pi complicata stata la realizzazione del soffitto, che stato difficile da replicare immagine per immagine. L’idea di poter portare la replica della tomba all’interno di mostre, eventi culturali, musei o istituzioni per abbracciare questo richiamo alla tutela del patrimonio culturale”.
“La tomba chiusa per motivi di tutela. Gi da subito purtroppo all’indomani della scoperta nel 1904 ci si resi conto che soffriva l’intonaco. La muna, lo strato che c’ subito dietro l’intonaco, tende a staccarsi in maniera continua. La tomba ha bisogno continuamente di restauri”, conclude Cincotti.
Un percorso multisensoriale permette di immergersi anche nelle fragranze usate dai Faraoni, ricostruite dal maestro profumiere Meo Fusciuni.