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Meloni vola a Londra dopo colloquio con Trump,vede Zelensky Starmer e leader Ue

Roma, 2 mar. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è in volo per Londra, impegnata in prima fila in una mediazione europea che ricucia lo strappo in diretta tv venerdì alla Casa Bianca Trump-Zelensky. E metta sul tavolo una proposta europea per avviare il tavolo che metta fine alla guerra in Ucraina. Meloni, reduce da un colloquio telefonico nella tarda serata di ieri con il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald J. Trump, incontrerà a Londra il presidente ucraino Volodymir Zelensky.

E avrà una serie di colloqui bilaterali prima e a magine del summit convocato nel pomeriggio alla Lancaster House Street nel quale il premier Gb Keir Starmer e il presidente francese Emanuel Macron, a loro volta impegnati in girandola di bilaterali, tireranno le somme sulla possibilità di una iniziativa europea Ue-Gb per la pace in Ucraina sulla quale poi si esprimeranno giovedì prossimo tutti e 27 i Paesi dell’Unione europea convocati in riunione straordinaria a Bruxelles da Antonio Costa e Ursula von der Leyen. A mezzogiorno a Downing Street è in programma il faccia a faccia Meloni-Starmer.

Partececipazione europea alla missione militare internazionale di pace che dovrebbe garantire la trattativa e l’attuazione degli accordi, linee guida dei loro contenuti, composizione del tavolo che tratti la pace in Ucraina da diversi osservatori definito “nuova Yalta” per il peso sugli equilibri in Europa cìhe quella trattativa potrà determinare sul vecchio contenuti, sono fra i capitoli principali del delicatissimo quanto incero tentativo in atto di realizzare una proposta e una posizione unitaria europea (Ue + Gb) riconosciuta e legittimata dall’Ucraina di Zelensky, la Russia di Putin, gli Usa di Trump e parimenti se ammessa al tavolo, la Cina di Xi Jin Ping. Posizione e voce unitaria dell’Europa che, ove realizzati, dovranno avere un loro rappresentante: uno speaker.

Il nome inizialmente più forte per questa ancora eventuale posizione circolato nelle Cancellerie europee all’inizo della iniziativa Macron-Starmer era quello della ex Cancelliera tedesca Angela Merk. Ma in questa settimana è cresciuto anche il nome dell’ex premier italiano ed ex presidente Bce Mario Draghi. Anche in considerazione del crescente ruolo italiano nella mediazione internazionale Trump-Zelensky e dell’assenza al momento di italiani al comando di istuzioni Ue (la Germania esprime la presidenza della Commissione Ue), dei suoi stretti rapporti con la Gran Bretagna, dovendosi rappresentare anche Paesi extra Ue.