Bruxelles, 7 mar. (askanews) – “Questo è un momento memorabile per l’Europa: oggi abbiamo dimostrato che l’Unione europea è pronta alla sfida, costruendo l’Ue della difesa ed ergendosi spalla a spalla con l’Ucraina. Perché alla fine, ciò che tutti noi vogliamo, meritiamo e per cui lavoriamo è la pace, e la sicurezza”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, durante la conferenza stampa al termine del vertice straordinario di Bruxelles, sintetizzando l’esito della discussione tra i capi di Stato e di governo.
Costa ha anche spiegato in modo efficace la messa nell’angolo dell’Ungheria, che non ha voluto firmare il testo del Consiglio europeo sull’Ucraina, facendo mancare l’unanimità necessaria per le conclusioni formali e costringendo gli altri governi a sottoscrivere un testo a 26, che comunque esprime chiaramente la loro posizione.
Tra i Ventisette, ha detto Costa rispondendo a un giornalista in spagnolo “tutti vogliono la pace; la differenza è che 26 paesi credono al percorso per la pace attraverso il rafforzamento delle capacità di difesa dell’Ucraina. L’Ungheria si è isolata da questo consenso, ed è rimasta sola. Un paese isolato non crea una divisione. I Ventisei continuano uniti, con una posizione comune, e continueranno ad appoggiare l’Ucraina, come abbiamo fatto dal primo giorno, il 24 febbraio 2022. E così continueremo”, ha assicurato il presidente del Consiglio europeo.
Rispondendo a una domanda su quanto questa divisione possa indebolire l’Europa, Costa, ha ricordato che comunque che dal 2022 l’Ue è stata in grado di approvare 16 pacchetti di sanzioni contro la Russia.