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Dazi, Trump disponibile a trattare ma lancia accuse contro la Ue

Roma, 7 apr. (askanews) – Il presidente Usa Donald Trump lascia la porta aperta a trattative sul tema dirompente dei dazi commerciali. Anche con l’Europa, forse più che con la Cina, su cui ha ribadito una linea dura, un nuovo ultimatum: se Pechino non rimuoverà le rappresaglie che ha annunciato con dazi al 34% sulle merci Usa, Washington alzerà i suoi dazi contro la Cina al 50%. Ma poi ha lanciato una una serie di dure accuse anche contro le pratiche commerciali e regolamentari dell’Unione europea.

Perché secondo il presidente Usa l’Ue non solo utilizza dazi contro le merci americane, ma impone anche barriere non monetarie, tramite leggi e regolamenti “impossibili” da rispettare. E manipola la sua valuta, tenendo l’euro artificiosamente basso.

Più in generale “ci sono tanti paesi che si stanno facendo avanti per negoziare con noi, praticamente tutti i Paesi”, ha riferito durante una conferenza stampa dalla Casa Bianca assieme al premier di Israele, Benjamin Netanyahu. “Penso che se possiamo fare un accordo buono per gli Stati Uniti, un accordo che finalmente sia America First” allora “stringeremo accordi”, altrimenti si andrà avanti con i dazi.

Con la Ue in particolare “abbiamo un deficit di 350 miliardi di dollari e sparirà velocemente – ha affermato Trump -. Uno degli strumenti è che dovranno comprare la nostra energia, perché ne hanno bisogno. E negli Usa abbiamo più energia da vendere di qualunque altro Paese nel mondo”. Secondo il numero uno della Casa Bianca “l’Unione europea è stata molto negativa per noi” sul commercio. “Non comprano le nostre auto, non comprano i nostri prodotti agricoli, non comprano praticamente niente e vendono milioni di auto. E noi non abbiamo una sola auto Usa che venga venduta in Europa. Non sarà più così, il commercio sarà equo e reciproco e al momento non lo è”.

Peraltro la Ue contro gli Usa non usa “solo i dazi – ha sostenuto Trump – ma anche gli standard, come sui crash test (per le auto-ndr)”. Li fanno in modo che siano “impossibili. Fanno regole e regolamenti che sono solo disegnati per impedirti di vendere in quei paesi. E noi non lo lasceremo fare”. Nelle Ue ci sono “barriere monetarie e barriere non monetarie. E fanno barriere così dure che è impossibile essere ammessi – ha insistito -. I dazi sono una grande parte, ma c’è un’altra grande parte che sono le barriere” non monetarie.

“E poi manipolano la valuta e la tengono bassa – ha detto ancora Trump -. Fanno calare le loro valute e poi diventa per noi molto difficile vendere un camion o i prodotti, perché la loro valuta è bassa e la nostra è molto più alta relativamente. E per noi diventa molto difficile”. Ora con i dazi sulle importazioni negli Usa e le trattative in corso con vari Paesi, tra cui quelli della Ue “abbiamo un’opportunità per resettare il tavolo sul commercio”, ha detto ancora il presidente Usa. (fonte immagine: The White House)