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Dazi, l’Ue approva le liste dei prodotti Usa da colpire con contromisure

Bruxelles, 9 apr. (askanews) – Il Comitato Barriere Commerciali dell’Ue ha approvato, oggi a Bruxelles, le contromisure proposte dalla Commissione europea come risposta ai nuovi dazi Usa del 25% su acciaio e alluminio, che erano stati decisi il 12 marzo scorso. Si tratta di quattro liste di contromisure, la prima delle quali sarà in vigore già da oggi.

Secondo fonti diplomatiche a Bruxelles, solo uno Stato membro, l’Ungheria, ha votato contro.

“Oggi gli Stati membri dell’Ue hanno votato a favore della proposta della Commissione europea di introdurre contromisure commerciali contro gli Stati Uniti. La proposta della Commissione è stata presentata in risposta alla decisione degli di marzo degli Usa di imporre dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio dall’Ue”, spiega un comunicato dell’Esecutivo comunitario.

“L’Ue ritiene che i dazi statunitensi siano ingiustificati e dannosi, in quanto arrecano danni economici a entrambe le parti e all’economia globale”, e “ha espresso – si legge ancora – la sua netta preferenza per la ricerca di soluzioni negoziate con gli Stati Uniti, che siano equilibrate e reciprocamente vantaggiose”.

Il voto di approvazione da parte degli Stati membri oggi implica che, una volta concluse le procedure interne della Commissione e
pubblicato l’atto di esecuzione, le contromisure entreranno in vigore. I dazi, del 25%, inizieranno a essere riscossi alle dogane a partire dal 15 aprile, ma solo per la prima delle quattro liste di prodotti americani presi di mira. Le merci delle altre liste dovranno pagare i contro-dazi più tardi, tra maggio e dicembre.

“Queste contromisure europee possono essere sospese in qualsiasi momento, qualora gli Stati Uniti accettino una soluzione negoziata equa ed equilibrata”, sottolinea la Commissione nella sua nota.

Il voto odierno si è svolto nel quadro delle regole della “comitologia”, riguardanti gli atti di esecuzione della Commissione, in questo caso secondo la “procedure d’esame”. In sostanza, secondo questa procedura, la Commissione propone le contromisure, che vengono approvate o respinte dai rappresentanti degli Stati membri (delegati tecnici inviati dai ministeri) a maggioranza qualificata. Se non c’è maggioranza qualificata né a favore, né contro la proposta, si tiene un secondo voto in appello, in cui l’approvazione è conseguita a meno che non si
opponga la maggioranza qualificata degli Stati membri.

Il voto ha riguardato un “regolamento d’attuazione” con quattro allegati, che contengono le quattro liste con i vari prodotti soggetti ai contro-dazi, indicati dal loro codice merceologico, assieme alle relative aliquote.

Le prima lista riprende, con la notevole eccezione del whisky e del bourbon, le categorie di prodotti americani già oggetto delle contromisure che erano state adottate dall’Ue nel 2018 e nel 2020, per rispondere ai dazi su acciaio e alluminio della prima Amministrazione Trump (questi contro-dazi erano poi stati sospesi nel 2021, con l’Amministrazione Biden). Tra i prodotti indicati in questo elenco vi sono riso, cereali, frutta, succhi di frutta, tabacco, sigari, olii, carta, tessuti, abbigliamento, calzature, ceramiche, vetro, materassi, materiali di arredo, natanti per la pesca etc.)

Le altre tre liste aggiungono un insieme di prodotti americani significativamente più esteso, per rispondere alle misure aggiuntive decise dagli Usa il 12 marzo rispetto ai dazi della prima Amministrazione Trump, che per l’alluminio erano limitati al 10% (invece del 25% attuale) e che non comprendevano i prodotti derivati della siderurgia e della metallurgia.

La lista dell’Allegato II include i prodotti americani presi di mira per controbilanciare l’aumento dei dazi sull’alluminio primario dal 10% del 2018 al 25% del 2025. Le altre due liste, all’Allegato III e all’Allegato IV, rispondono all’ampliamento dell’ambito di applicazione dei dazi Usa ai prodotti derivati dell’acciaio e dell’alluminio.

La seconda e la terza lista saranno applicate dalle dogane a partire dal 16 maggio; la quarta lista (che comprende mandorle e semi di soia) sarà applicata dal 1 dicembre. In quest’ultimo caso, l’entrata in vigore è stata ritardata ulteriormente per “non compromettere il raccolto di questi prodotti sensibili, dare il tempo ai nostri agricoltori di individuare nuovi fornitori e dare un altro segnale di apertura al negoziato con Washington”, hanno spiegato le fonti diplomatiche.

La Commissione sta lavorando ora alle ulteriori liste di prodotti americani da sottoporre a contromisure Ue, in risposta ai nuovi dazi Usa sulle auto, decisi il 26 marzo, e a quelli cosiddetti “reciproci” annunciati dall’Amministrazione Trump il 2 aprile. Le nuove liste, a cui si spera di non dover ricorrere, nel caso in cui abbia esito positivo il negoziato con gli Stati Uniti per scongiurare i dazi, potrebbero essere proposte già la settimana prossima, o più probabilmente nelle settimane successive, hanno precisato oggi fonti comunitarie.