Roma, 17 apr. (askanews) – I dazi statunitensi avranno un “contraccolpo inevitabile” sull’economia italiana la cui crescita è già stata valutata di 0,7 punti percentuali inferiore a quella stimata lo scorso dicembre. Lo rileva la Banca d’Italia nell’audizione di fronte alle commissioni congiunte Bilaancio di camera e Senato sul Documento di finanza pubblica.
“Già prima dell’inasprimento delle misure protezionistiche, le proiezioni delle istituzioni internazionali prefiguravano un rallentamento del prodotto mondiale nel 2025 – ricorda Bankitalia – Gli effetti diretti e indiretti dei nuovi dazi e la straordinaria instabilità del contesto economico implicano che il rallentamento possa essere ancor più marcato di quanto atteso”.
Guardando all’economia italiana, secondo Bankitalia, “la qualità elevata dei beni che vendiamo negli Stati Uniti e gli ampi margini di profitto di alcune imprese potranno attenuarne temporaneamente l’impatto, ma un contraccolpo sarà inevitabile se vi sarà un forte rallentamento del commercio mondiale”.
“Anche gli investimenti, già frenati da un basso utilizzo della capacità produttiva e da condizioni di finanziamento a lungo restrittive, potrebbero risentirne, soprattutto per l’incertezza sull’evoluzione delle politiche commerciali” prosegue la Banca d’Italia ricordando che le stime diffuse a inizio aprile, “includono una prima e necessariamente parziale valutazione degli effetti dei dazi annunciati dagli Stati Uniti. Esse prefigurano un’espansione del PIL dello 0,6 per cento nel 2025, dello 0,8 nel 2026 e dello 0,7 nel 2027; nell’intero triennio, la crescita economica è di 0,7 punti percentuali inferiore a quella stimata lo scorso dicembre”.