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Schlein: Papa Francesco non merita l’ipocrisia di chi deporta i migranti

Roma, 23 apr. (askanews) – Papa Francesco “merita tutto il nostro cordoglio, quello che non merita è l’ipocrisia di chi non ha mai dato ascolto ai suoi appelli quando era in vita e oggi cerca di seppellire nella retorica anche il suo potente messaggio”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, parlando alla Camera durante la commemorazione del pontefice scomparso. La leader democratica ha polemizzato con l’ipocrisia “di chi deporta migranti, toglie aiuti ai poveri, nega l’emergenza climatica e nega le cure a chi non se le può permettere”.

Ha aggiunto la Schlein: “‘Ai politici – scrisse pochi giorni fa – chiedo di non cedere alle logiche della paura e usare le risorse a disposizione per aiutare i bisognosi. Oggi ci troviamo nel cuore delle istituzioni della Repubblica democratica laica e antifascista, quindi il modo migliore per commemorare papa Francesco, nel rispetto dei diversi ruoli, è coglierne un esempio di coerenza tra ciò che diceva e ciò che faceva”.

Brusio tra i banchi del centrodestra e del governo durante l’intervento della segretaria del Pd Elly Schlein nel corso della commemorazione di Papa Francesco a camere riunite. A suscitare il disappunto dei parlamentari del centrodestra e dei ministri le parole di Schlein che ha criticato l’ipocrisia di chi non gli ha mai dato ascolto facendo riferimenti neanche troppo impliciti all’attuale esecutivo. “Merita tutto il nostro cordoglio – le parole di Schlein – quello che non merita è l’ipocrisia di chi non ha mai dato ascolto ai suoi appelli quando era in vita e oggi cerca di seppellire nella retorica anche il suo potente messaggio, di chi deporta migranti, toglie aiuti ai poveri, nega l’emergenza climatica e nega le cure a chi non se le può permettere”. Parole su cui la premier Giorgia Meloni sì è portata le mani al viso mentre i vicepremier Tajani e Salvini hanno scosso la testa.

Tuttavia al termine dell’intervento la presidente del consiglio non ha risparmiato a Schlein un applauso, seppure timido, unico tra gli esponenti di governo e centrodestra.