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Pnrr, Fitto a Giorgetti: scadenza è 2026, impossibile rinvio

Bruxelles, 14 mag. (askanews) – Il vicepresidente esecutivo per la Coesione e le Riforme della Commissione europea, Raffaele Fitto, e il commissario agli Affari economici, Valdis Dombrovskis, hanno risposto negativamente oggi a Bruxelles, alla richiesta del ministro italiano dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti di estendere la scadenza del Pnrr oltre il 2026, “per aumentare il margine di bilancio a disposizione degli Stati membri al fine di rispondere all’esigenza di aumentare la spesa per la difesa”.

Giorgetti ne aveva parlato ieri a Bruxelles, durante la discussione al Consiglio Ecofin sul nuovo fondo “Safe” da 150 miliardi di euro che sarà destinato a prestiti agli Stati membri per aumentare le capacità di difesa.

“Quando abbiamo discusso il piano Rearm Europe in seno alla Commissione – ha riferito Dombrovskis, rispondendo a una domanda durante una conferenza stampa oggi a Bruxelles – abbiamo valutato diverse possibilità, compresa quella di utilizzare anche il fondo Rrf (lo ‘Strumento per la ripresa e la resilienza’, che finanzia i Pnrr dei diversi paesi membri, ndr). Ma alla fine abbiamo deciso di non ricorrere a questa opzione”.

Il commissario ha spiegato che la decisione negativa è stata presa sostanzialmente per tre ragioni: avrebbe richiesto una modifica sostanziale del regolamento del fondo Rrf; avrebbe richiesto diverse nuove decisioni all’unanimità; e infine, la “chiave di distribuzione” dei fondi prevista originariamente non sarebbe stata appropriata. “Quindi – ha concluso Dombrovskis – abbiamo deciso invece di adottare un nuovo strumento di prestito europeo: il ‘Safe'”, stabilito con il regolamento “Security Action for Europe”.

Fitto, da parte sua, ha riferito di aver ricordato ieri, durante il Consiglio Ecofin, che per il fondo Rrf “la scadenza è il prossimo anno”, e, ha sottolineato “è impossibile cambiarla. Ma – ha aggiunto – abbiamo dato molte opportunità per organizzare i piani nei prossimi mesi: per esempio si può ricorrere all’art. 21 del Regolamento per fare altre revisioni” dei Pnrr nei diversi Stati membri; “e poi c’è la possibilità di spostare dei progetti dal fondo Rrf ai fondi di Coesione”, ha concluso il vicepresidente esecutivo della Commissione.