Antalya, 14 mag. (askanews) – I ministri degli Esteri dei Paesi membri della Nato si riuniscono questa sera e domani ad Antalya, in Turchia, per confermare la solidità delle relazioni transatlantiche e il fermo sostegno all’Ucraina di fronte all’aggressione russa. Alla ministeriale, una riunione informale durante la quale dunque non sarà presa alcuna decisione, parteciperà anche il ministro Antonio Tajani, che arriverà questa sera nella città turca per partecipare alla cena offerta dal padrone di casa, Hakan Fidan.
Ai colleghi della Nato Tajani ribadirà l’impegno italiano in favore dell’unità dell’Occidente e per un maggiore investimento nel settore della Difesa. “È chiaro che l’Europa dovrà fare di più per garantire la propria sicurezza”, ha detto il titolare della Farnesina, alla vigilia della sua partenza, ad Affaritaliani.it. “L’Italia è pronta ad annunciare il raggiungimento dell’obiettivo del 2%” del Pil per la Difesa (una cifra pari a circa 45 miliardi di euro).
Non è un mistero, d’altra parte, che la Nato chiederà ulteriori aumenti ai Paesi membri e il governo italiano, ha spiegato Tajani, farà “tutto ciò che è possibile” per rafforzare le garanzie di sicurezza per i propri cittadini nei prossimi anni.
La questione certamente non è nuova. E secondo indiscrezioni rilanciate da Bloomberg, gli alleati avrebbero persino già iniziato a lavorare su un progetto per aumentare in maniera significativa i bilanci della difesa dei singoli Stati. Un modo, questo, anche per andare incontro alle pressanti richieste del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che auspica investimenti pari al 5% del Prodotto interno lordo nazionale. L’intenzione, in particolare, sarebbe quella di raggiungere l’obiettivo entro il 2032.
Il tema sarà dibattuto già al vertice Nato previsto all’Aja a giugno. Ma il segretario generale della Nato, Mark Rutte, sottoporrà la questione all’attenzione dei ministri degli Esteri già oggi e domani. Nella proposta di Rutte, l’obiettivo del 5% verrebbe raggiunto attraverso un percorso di crescita della spesa che, partendo dalla soglia del 2% del Pil, si articolerebbe in due parti distinte: un aumento fino al 3,5% della spesa in senso stretto, e un 1,5% in spese per la sicurezza, i cui criteri però andranno negoziati.
Durante le discussioni in Turchia, Tajani ribadirà inoltre la necessità per la Nato di guardare al fianco Sud dell’Alleanza. E sull’Ucraina, che ad Antalya sarà rappresentata dal ministro degli Esteri Andriy Sybiha, confermerà la posizione italiana: difesa del diritto internazionale, necessità di una pace giusta, sostegno agli sforzi americani per un cessare il fuoco che possa poi portare a un vero accordo per la fine delle ostilità.
Washington sarà rappresentata dal segretario di Stato Marco Rubio, con cui Tajani potrebbe anche avere occasione di discutere a margine dei lavori. E’ possibile inoltre che il titolare della Farnesina, Rubio e i colleghi di Regno Unito, Francia e Germania, David Lammy, Jean-Noël Barrot e Johann Wadephul, si riuniscano in formato ristretto, al termine della riunione informale del Consiglio Nord Atlantico di domani mattina.
Di certo, gli americani in queste ore guarderanno con interesse anche in direzione di Istanbul, dove domani è atteso Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino spera in un incontro con Vladimir Putin, che però non ha lasciato trapelare le sue intenzioni ed ha definito “deficienti” i leader europei che hanno minacciato nuove sanzioni contro Mosca. A Istanbul ci sarà Rubio, come annunciato da Trump, mentre non è chiaro chi rappresenterà la Russia: potrebbe trattarsi del ministro degli Esteri Sergey Lavrov. Secondo quanto annunciato dal Cremlino, la formazione russa sarà comunque resa nota domani stesso, non appena Putin avrà preso la sua decisione.
(di Corrado Accaputo)