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sabato, 17 Maggio, 2025
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Circolo Mario Mieli dice che la Santa Sede chiude a comunità LGBTQIA+

Roma, 16 mag. (askanews) – “La famiglia è dove ci sono amore, responsabilità e cura, non solo dove c’è tradizione”: lo ha dichiarato Mario Colamarino, Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli.

In seguito alle recenti dichiarazioni di Papa Leone XIV, secondo cui “la famiglia è fondata sull’unione stabile tra uomo e donna, società piccola ma vera, e anteriore a ogni civile società”, il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli è intervenuto con un comunicato per ribadire che la famiglia non è una realtà immutabile né universalmente definita. “In contrasto con i timidi tentativi di apertura degli ultimi anni portati avanti da Papa Francesco, la nuova rotta tracciata da Papa Leone XIV segna un netto ritorno a visioni politiche più conservatrici e tradizionaliste”, si legge nel testo.

“Tali affermazioni si rifanno a una visione ‘naturalistica’ e conservatrice che considera l’unione eterosessuale e patriarcale come fondamento dell’ordine sociale – ha proseguito Colamarino – Tuttavia, numerosi studi antropologici, storici e giuridici smentiscono questa impostazione, dimostrando che non esiste un’unica forma di famiglia valida per tutte le società”.

Secondo il presidente dello storico circolo romano, “antropologi e storici hanno chiarito che le strutture familiari, i ruoli di genere e le relazioni affettive sono fortemente influenzati dal contesto culturale, geografico ed economico, e non da presunte ‘leggi naturali’. Anche il concetto di famiglia affettiva, così come lo conosciamo oggi, è una costruzione storica relativamente recente, risalente al XVII secolo”.

Dal punto di vista giuridico – ha precisato – l’evoluzione è altrettanto chiara: le Corti Costituzionali di diversi Paesi, compresa l’Italia, e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), hanno riconosciuto il diritto al riconoscimento familiare anche per coppie omosessuali e non sposate.

Inoltre, numerose ricerche dimostrano che le famiglie omogenitoriali assolvono pienamente alle funzioni sociali, educative ed emotive attribuite a ogni struttura familiare, smentendo ogni pregiudizio ideologico, afferma. “Difendere una sola forma di famiglia come legittima significa ignorare la complessità delle relazioni umane e negare diritti fondamentali a milioni di persone. La famiglia non può essere ridotta a un modello unico fondato su presunte tradizioni immutabili. Va intesa come uno spazio di amore, responsabilità e cura”, ha concluso Mario Colamarino.

Il Circolo ribadisce con forza che appellarsi a una presunta “natura” immutabile serve più a giustificare esclusioni che a tutelare legami. Una società democratica e inclusiva deve saper riconoscere e valorizzare la pluralità delle esperienze familiari, garantendo pari dignità a tutte e tutti.