La prima visita imperiale a Hiroshima dal 2019. L’imperatore del Giappone, Naruhito, e l’imperatrice Masako si recheranno a Hiroshima il mese prossimo per commemorare le vittime della Seconda guerra mondiale. Sarà la loro prima visita nella città colpita dalla bomba atomica da quando sono saliti al trono, nel 2019. Lo ha annunciato l’Agenzia della Casa Imperiale, precisando che la visita si inserisce nel calendario delle celebrazioni per l’80° anniversario della fine del conflitto.
Il programma prevede la deposizione di fiori e un momento di silenzio presso il cenotafio nel Parco del Memoriale della Pace, un passaggio al museo che conserva resti e testimonianze della tragedia nucleare e un incontro con i sopravvissuti.
Una memoria che attraversa il Giappone
Il giorno successivo, la coppia imperiale visiterà una struttura residenziale per hibakusha, i sopravvissuti alla bomba, e farà tappa in un’area colpita da una frana nel 2014, per osservare i lavori di ricostruzione.
Naruhito aveva già visitato Hiroshima nel 2006, quando era ancora principe ereditario; Masako vi era stata nel 2000.
La commemorazione dei caduti della guerra prosegue anche in altri luoghi simbolici: lo scorso mese l’imperatore e l’imperatrice hanno visitato l’isola di Iwo To, teatro di una delle battaglie più cruente del Pacifico. Sono inoltre attesi a Okinawa nei prossimi giorni, accompagnati dalla figlia Aiko, mentre una visita a Nagasaki è prevista per settembre.
Una coppia sobria, seguita con rispetto
L’imperatore Naruhito e l’imperatrice Masako incarnano uno stile sobrio e riservato, coerente con la tradizione imperiale giapponese, ma con tratti di maggiore empatia e vicinanza alla società civile. Naruhito, primo imperatore a essere cresciuto in epoca postbellica, ha più volte richiamato l’importanza della memoria e della pace. Masako, ex diplomatica e figura colta ma segnata da anni di fragilità legati al rigido protocollo di corte, è tornata progressivamente a svolgere un ruolo attivo al suo fianco.
Pur mantenendo un basso profilo, la coppia è stimata e rispettata dalla popolazione, che ne apprezza la dignità, la discrezione e la coerenza con i valori costituzionali del Paese, a cominciare dal ripudio della guerra. La loro presenza nei luoghi della memoria rafforza, senza clamori, un messaggio di riconciliazione e umanità.