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Napoli, trovata morta la 14enne scomparsa ad Afragola. Si indaga per omicidio

Napoli , 28 mag. (askanews) – Questa notte, in seguito ad attività di indagine e ricerche ininterrotte i carabinieri della Compagnia di Casoria e del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno trovato il cadavere della 14enne Martina Carbonaro, la cui scomparsa era stata denunciata dalla madre nella notte del 26 maggio.

Il corpo della giovane era nascosto in un edificio diroccato adiacente all’ex stadio “Moccia” di Afragola. Le indagini sono in corso sotto il coordinamento del pm di turno della procura di Napoli nord.

“Purtroppo Martina Carbonaro, la quattordicenne afragolese scomparsa l’altro ieri, è stata trovata stanotte priva di vita in quella che era l’abitazione del custode del complesso sportivo ‘Luigi Moccia’. Si indaga per omicidio. Siamo tutti profondamente addolorati per l’orrore dell’inaccettabile morte di una adolescente a cui è stato tolto il diritto di vivere. È una immane tragedia che sconvolge la nostra comunità, attonita di fronte alla barbarie di chi non ha rispettato la libertà e la dignità di una giovanissima donna”. Così in un post su Facebook il sindaco di Afragola Antonio Pannone.

“Alla famiglia di Martina esprimo sentimenti di profondo cordoglio a nome mio personale e della Città di Afragola. – continua – Sono certo che nulla resterà di intentato nelle indagini in corso per assicurare alla giustizia il responsabile di un delitto così efferato. Ringrazio i Carabinieri, la Polizia di Stato, i Vigili del fuoco e la Polizia municipale per la professionalità e la tempestività dimostrate sul piano operativo nelle attività di ricerca, con il costante coordinamento della Prefettura e dell’autorità giudiziaria e con il supporto dell’efficiente sistema di videosorveglianza comunale”.

“Oggi Afragola piange per l’inconsolabile dolore di una vita spezzata, un fiore reciso con una cieca violenza senza senso che toglie il respiro: una perdita che non ammette spiegazioni ma che deve vederci tutti ancora più impegnati nel difendere i diritti e le speranze dei nostri giovani, il bene più prezioso di cui disponiamo”, conclude Pannone.