Roma, 4 giu. (askanews) – A dieci anni dalla nascita nella Capitale del celebre “Museo a cielo aperto” di Tor Marancia – simbolo internazionale di rigenerazione urbana attraverso l’arte – riparte il cantiere che ha significato nuova vita per il quartiere romano. Il progetto, sostenuto da un protocollo d’intesa tra ATER Roma e l’associazione Tormararte – e con il fondamentale contributo della Fondazione Roma – apre un’importante fase di restauro e valorizzazione.
Un anniversario importante, dunque, che segna un notevole cambio di passo rispetto al passato poiché – pur valorizzando e facendo leva sulla forza e la durata di un’iniziativa nata nel 2015, e oggi più attiva che mai – l’Associazione Tormararte intende rilanciare con stile e nuove collaborazioni, se possibile, di ulteriore e maggior livello. Il restauro di alcuni degli ormai storici murales, l’arrivo di un artista di statura mondiale e la riqualificazione delle aree comuni del complesso, non sono solo azioni concrete per restituire decoro, verde e funzionalità agli spazi condivisi dagli abitanti ma anche segno concreto di una nuova vita per questa iniziativa che ha cambiato il volto, rendendolo iconico, di un quartiere della capitale ormai tra i più noti e visitati.
A inaugurare questa nuova stagione è un evento di rilievo internazionale: la realizzazione del murales ideato dal celebre artista Michelangelo Pistoletto e realizzato in collaborazione con Raymundo Sesma. L’opera, dal titolo “Terzo Paradiso per la Pace Preventiva e Universo Espandido”, semina nella capitale il potente messaggio della Pace Preventiva, un programma di azione responsabile prima del conflitto, che ha portato Michelangelo Pistoletto alla candidatura al Premio Nobel per la Pace 2025. Questo messaggio viene portato per la prima volta su un muro come opera pittorica permanente: sì perché il Maestro di Biella e l’artista Raymondo Sesma, già alla quarta collaborazione, han creato per Tor Marancia un murales che è un progetto articolato, fatto di incontri e conferenze e curato insieme a Cittadellarte Fondazione Pistoletto e agli ambasciatori del terzo Paradiso” sottolineano dalla Fondazione.
L’impegno dell’associazione Tormararte – nata appositamente per dare vita a questo straordinario esperimento artistico e sociale – continua così a crescere, costruendo ponti tra cittadini, istituzioni e artisti per ribadire che un quartiere è molto più di un insieme di edifici: è una comunità viva, capace di immaginare e costruire il proprio futuro come ha sottolineato la presidente dell”associazione Cristina Giuliani “Voglio esprimere il nostro più sincero ringraziamento alla Fondazione Roma per il sostegno prezioso e per aver creduto nella forza rigenerativa dell’arte. L’opera di Michelangelo Pistoletto e Raymondo Sesma, che oggi inauguriamo, non è solo un intervento artistico: è il simbolo di una rinascita, l’inizio di una nuova avventura per il nostro quartiere. Questo progetto di riqualificazione segna un punto di svolta: non solo attraverso l’arte, ma anche con interventi concreti di ripristino delle aree comuni, vogliamo restituire bellezza, dignità e opportunità a Tor Marancia, valorizzando il talento, la creatività e la partecipazione di tutta la comunità. Siamo convinti che l’arte possa essere un motore di cambiamento sociale e culturale, per costruire insieme un futuro migliore”.
La curatrice del progetto artistico è Francesca Mezzano – che nel 2015 era curatrice e ideatrice del Museo Condominiale di Tor Marancia, e oggi curatrice e cultural manager anche di questa iniziativa nonché nota figura di spicco nella scena artistica italiana ed europea – la quale ha dichiarato: “Finalmente ho l’opportunità di realizzare, insieme all’associazione Tormararte e grazie al prezioso sostegno della Fondazione Roma, il progetto autentico di valorizzazione di Tor Marancia, un territorio ricco di storia, energia e potenzialità. Il potente simbolo rappresentato dal “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto e Raymondo Serma per noi è più di un intervento artistico, segna la vera rigenerazione del territorio nobilitandolo ulteriormente e dando l’avvio al percorso culturale e rigenerativo del quartiere. Il “Terzo Paradiso” è il nostro Manifesto!”.
Molti gli artisti coinvolti in questa fase, e ad interventi di restauro e nuove proposte firmate da autori già presenti nella collezione storica, si uniscono UMAN, Mr. Klevra, e Moneyless. È proprio Moneyless che ha ripensato l’opera proposta nel 2015 presentandone una evoluzione. Dopo dieci anni, infatti, il suo murales dal titolo “Il vento” è stato sostituito da “Il vento è cambiato” segno di discontinuità e progressione.
A dimostrare invece continua attenzione al potere rigenerativo dell’arte è proprio Fondazione Roma il cui presidente, Franco Parasassi, ha evidenziato che: “Sostenere questo progetto significa per noi riaffermare il valore dell’arte come strumento di rigenerazione urbana, coesione sociale e crescita culturale. Fondazione Roma è da sempre vicina al territorio e alle sue comunità: siamo fermamente convinti che investire nella bellezza, nel talento e nella partecipazione sia una delle strade più efficaci per costruire un futuro più giusto e condiviso. Questo murales rappresenta un simbolo concreto della nostra missione: sostenere iniziative che valorizzino il patrimonio urbano e umano della nostra città”.
Amedeo Ciaccheri, presidente Municipio Roma 8: “Il progetto del primo murales di Michelangelo Pistoletto a Tor Marancia rappresenta un esempio virtuoso di come la rigenerazione urbana non possa prescindere dalla costruzione di una vera comunità. La trasformazione di un quartiere non si misura solo attraverso interventi fisici e architettonici, ma soprattutto nella capacità di coinvolgere attivamente i cittadini, valorizzando le loro competenze e la loro creatività. Questo straordinario percorso artistico dimostra che, quando istituzioni, associazioni e abitanti collaborano in un progetto condiviso, si creano le condizioni per una rigenerazione autentica e duratura. La costruzione comunitaria è l’elemento essenziale che trasforma l’arte da semplice decorazione urbana a strumento di coesione sociale, restituendo ai cittadini il senso di appartenenza e la possibilità di essere protagonisti del cambiamento del proprio territorio”.
Marco Rocchi, direttore generale di ATER Roma: “Con il protocollo d’Intesa siglato con l’Associazione Tormararte, l’Azienda ATER Roma intende confermare il suo impegno e il suo continuo interesse alla riqualificazione dei suoi lotti non solo dal punto di vista urbanistico architettonico, ma con un’attenzione particolare anche all’aspetto sociale ed al benessere dei residenti. Il documento sottoscritto da ATER Roma, in qualità di proprietario degli immobili, e l’Associazione Tormararte sancisce una collaborazione tra le parti, per cui ognuna per le proprie competenze e responsabilità istituzionali, contribuisce alla realizzazione delle iniziative volte a stimolare ed incrementare il benessere e l’inclusione dei cittadini residenti. Vivere in luoghi curati, con spazi di aggregazione riqualificati e allo stesso tempo prendersene cura sono aspetti che contribuiscono alla costruzione di una identità comunitaria, ad accrescere un senso di appartenenza che sicuramente favorisce il benessere di chi questi spazi li vive ogni giorno. Le periferie ed in particolare i lotti di edilizia residenziale, grazie anche ad iniziative come queste e ad artisti di fama internazionale come Michelangelo Pistoletto, possono rinascere a “Museo a cielo aperto”, ed Ater Roma intende contribuire a questa rinascita”.