Roma, 10 giu. (askanews) – Almeno dieci persone, in gran parte studenti e almeno un adulto, sono state uccise in una sparatoria in una scuola secondaria a Graz, nel sud dell’Austria. L’attentatore sarebbe un ex studente e avrebbe agito da solo: è morto, portando il bilancio a 10 vittime, ha confermato la sindaca Elke Kahr, definendo l’accaduto una “tragedia inimmaginabile”.
La polizia ha confermato che il killer ha agito da solo, ma le motivazioni restano sconosciute e gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica che ha portato alla strage.
Le vittime includono minorenni e almeno un insegnante o membro dello staff, riferiscono i media austriaci. Alcuni feriti sono in condizioni gravi.
L’assassino, secondo fonti non ufficiali, sarebbe un ex allievo della scuola, trovato morto dopo la strage. Alcuni media parlano di un suicidio e del corpo ritrovato in un bagno, ma non ci sono conferme ufficiali. L’Austria, uno dei Paesi più sicuri al mondo secondo il Global Peace Index, non è abituata a stragi di questo tipo, sottolinea Afp, ricordando i principali attacchi in scuole europee: il più sanguinoso nell’università di Praga nel 2023, con 14 morti.
Nonostante leggi piuttosto rigide (divieto di mitragliatrici e fucili a pompa), l’Austria ha un alto tasso di armi tra i civili (30 ogni 100 abitanti). Il bilancio potrebbe aggravarsi per i feriti in condizioni critiche, una trentina secondo gli ultimi aggiornamenti. La procura ha fatto sapere che aprirà un’inchiesta per omicidio e terrorismo.