Roma, 13 giu. (askanews) – L’attacco di Israele ai siti nucleari dell’Iran pesa sulla chiusura di Piazza Affari e delle principali Borse europee. Milano ha archiviato la seduta in calo con gli indici Ftse Mib e All Share che hanno perso l’1,28% (Ftse Mib a 39.438,75 punti e All Share a 45.851,30 punti). Chiusura in forte ribasso per Nexi (-4,83%), Stellantis (-3,39%), Campari (-3,40%) e Azimut (-3,20%). Tra i pochi titoli positivi sul listino principale milanese, si distinguono quelli del comparto energetico e della difesa, con Italgas (+1,09%), A2a (+0,90%), Eni (+1,04%) e Leonardo (+0,43%).
Il nuovo fronte di guerra in Medio Oriente spaventa anche le altre piazze europee, mentre il prezzo del petrolio corre con il Wti che sale oltre i 72 dollari al barile (+6,35%) e il Brent a 73,63 dollari (+6,16%). A Londra, l’indice Ftse 100 è sceso dello 0,36%. A Francoforte, il Dax 30 ha segnato un -1,09%. A Parigi, il Cac 40 ha perso l’1,04%. Dopo le prime contrattazioni Wall Street procede ancora in affanno. Il Dow Jones perde l’1,20% mentre il Nasdaq cede lo 0,9%.
Sul fronte dei titoli di Stato, continua a salire lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale tra i decennali italiani e i corrispettivi tedeschi si è attestato a 98 punti base con un rendimento in rialzo per i primi del 3,52%.