Roma, 16 giu. (askanews) – Vincono le registe ai Nastri d’Argento 2025: a Francesca Comencini sono andati 5 Nastri per “Il tempo che ci vuole” e Greta Scarano con “La vita da grandi” ha conquistato il Nastro d’Argento per il miglior esordio dell’anno. A Comencini, per il suo film, presentato fuori concorso a Venezia, il voto dei Giornalisti Cinematografici ha assegnato i Nastri per il miglior film, per la sua sceneggiatura e per i suoi interpreti Romana Maggiora Vergano che vince come migliore protagonista in ex aequo con Valeria Golino per “Fuori”, Fabrizio Gifuni migliore attore protagonista e per le casting director Laura Muccino (premiata anche per “Le assaggiatrici” di Silvio Soldini) e Sara Casani.
Ed è al femminile anche il miglior esordio alla regia di questa 79ma edizione che tra l’altro premia, con “La vita da grandi”, non solo Greta Scarano, ancora un’attrice passata dietro la macchina da presa, ma anche il suo protagonista Yuri Tuci, miglior attore di commedia in ex aequo con Pietro Castellitto nel ruolo di Riccardo Schicchi: Nastro d’Argento per il migliore attore commedia al suo ruolo in “Diva Futura”, in concorso all’ultima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, storia dell’agenzia che lanciò Moana Pozzi, Eva Henger e ‘Cicciolina’ immaginando che un inno alla libertà sessuale aprisse più che la strada al porno, una rivoluzione nel costume.
E ancora un Nastro d’Argento per “Fuori” per le attrici non protagoniste Matilda De Angelis e Elodie, che si aggiunge al premio per Valeria Golino miglior protagonista ex aequo, nella toccante vicenda umana di Goliarda Sapienza portata sul grande schermo da Mario Martone. Attore non protagonista di quest’anno Francesco Di Leva, nel difficile ruolo del marito e padre manipolatore e violento in “Familia” di Francesco Costabile.
Con l’annuncio dei premi, votati da oltre 90 giornalisti, il tradizionale riconoscimento al Film dell’anno, scelto dal Direttivo Nazionale, che quest’anno va a “Diamanti” di Ferzan Ozpetek, premiato eccezionalmente in tutte le categorie, a cominciare dalle attrici – ben 18 – che hanno avuto un Nastro davvero speciale (guarnito per l’occasione da un simbolico ‘diamante’), agli attori, fino alle professionalità che dietro le quinte hanno reso possibile un racconto ambientato nel backstage di un set, tra i tessuti e i segreti di una sartoria teatrale.
Con i Nastri alla carriera i Giornalisti festeggiano due maestri del cinema italiano come Cristina Comencini per “Il treno dei bambini”, dal romanzo di Viola Ardone e Marco Tullio Giordana, nell’anno del suo “La vita accanto”. Tra i film più votati dopo “Il tempo che ci vuole”, si aggiudica 3 Nastri d’Argento “Parthenope” di Paolo Sorrentino che vince per la migliore fotografia di Daria D’Antonio, il miglior montaggio di Cristiano Travaglioli (premiato anche per “Familia”) e la colonna sonora di Lele Marchitelli, premi ai quali si aggiunge il prestigioso ‘Biraghi’ per i più giovani attori di successo all’interprete del film Celeste Dalla Porta, attraverso la quale Sorrentino rende omaggio alla bellezza della sua Napoli, che vince insieme al protagonista di “Familia” Francesco Gheghi, premiato anche per il ‘Cameo dell’anno’ in “Fuori” di Mario Martone.
A Gabriele Mainetti, candidato tra i più importanti autori del cinema italiano, la migliore regia dell’anno per “La città proibita”, film che ottiene il Nastro anche per il sonoro in presa diretta di Angelo Bonanni premiato anche per “Hey Joe” di Claudio Giovannesi.
Con “Diamanti” un riconoscimento corale va anche a un altro dei film più amati dell’anno: “Follemente” di Paolo Genovese, Migliore commedia 2025, che riceve il premio per il regista segnalando con la produzione e con Pilar Fogliati, migliore attrice di commedia, anche il cast dei protagonisti. A Paolo Genovese va inoltre il Premio Hamilton – Behind the camera, riconoscimento nato a Los Angeles, da anni nel palmarès dei Nastri d’Argento. “Follemente” ci fa entrare nella mente di un uomo e una donna al primo appuntamento – interpretati da Pilar Fogliati e Edoardo Leo – per rivelare i meccanismi misteriosi e i pensieri più nascosti che guidano le nostre azioni e che, fra ragione e romanticismo, istinto e follia, discutono, litigano, si divertono, si commuovono e lottano per avere il sopravvento. Una commedia romantica che esplora sentimenti e fragilità che appartengono a tutti. Come sottolinea Andreas Albeck (brand manager Hamilton Italia) il Premio festeggia con Paolo Genovese la sua undicesima presenza come partner dei Giornalisti Cinematografici.
“Con i Nastri d’Argento si chiude un anno di grandi sorprese che i Giornalisti Cinematografici hanno siglato con un verdetto decisamente imprevedibile” – ha commentato a nome del Direttivo Nazionale Laura Delli Colli, presidente. “Un risultato che disegna una strada di novità e segnala soprattutto un’attenzione speciale ai temi del sociale ma anche lo sguardo di un cinema che sostiene nuove generazioni di autori, scrittori, tecnici e certamente giovani attrici e attori che entrano nel cinema di oggi in punta di piedi segnando l’inizio di un ricambio significativo”.