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mercoledì, 18 Giugno, 2025
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Israele-Iran, la Ue: lavorare con diplomazia alla de-escalation

Bruxelles, 17 giu. (askanews) – Lavorare con la diplomazia per la de-escalation del conflitto Israele-Iran, e per garantire che l’Iran torni al rispetto degli impegni internazionali e non sviluppi l’arma nucleare; organizzare in modo coordinato l’evacuazione dei cittadini Ue che vogliono lasciare le zone interessate dal conflitto; operare per proteggere la stabilità dei mercati energetici; non lasciar passare in secondo piano, comunque, l’attenzione per la situazione a Gaza e l’urgenza di arrivare a un cessate il fuoco con la piena ripresa degli aiuti umanitari, né la guerra implacabile che la Russia vuole continuare in Ucraina, prendendo di mira i civili”.

Sono, in sintesi, i temi di cui hanno parlato oggi in videoconferenza i ministri degli Esteri dell’Ue, secondo quanto ha riferito in conferenza stampa a Bruxelles l’Alta Rappresentante per la Politica estera comune dell’Unione, Kaja Kallas, rispondendo ai giornalisti al termine della riunione. convocata d’urgenza lo scorso weekend.

“Negli ultimi cinque giorni – ha detto Kallas -, Israele e Iran si sono attaccati reciprocamente, e questo ha aumentato il rischio di un conflitto più ampio nella regione. La riunione di oggi ha offerto l’opportunità di condividere opinioni e coordinare i nostri sforzi diplomatici. I ministri hanno invitato tutte le parti a rispettare il diritto internazionale, a esercitare moderazione e a evitare azioni che potrebbero sfuggire al controllo. Siamo tutti concordi sull’urgente necessità di una de-escalation”, e sul fatto che “l’Iran non può possedere una bomba nucleare e che la diplomazia è la soluzione per impedirlo”. Insomma, c’è accordo sul fatto che “la soluzione diplomatica sia il modo migliore per affrontare il programma nucleare iraniano a lungo termine. E l’Europa è pronta a fare la sua parte”.

“La scorsa settimana – ha ricordato l’Alta Rappresentante -, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ha dichiarato che l’Iran aveva violato i suoi obblighi di non proliferazione” nucleare. “Non possiamo essere indulgenti quando l’Iran accelera il suo programma nucleare”.

“Oggi i ministri – ha continuato Kallas – hanno anche discusso le azioni concrete che l’Ue sta intraprendendo in questa crisi. Abbiamo attivato i meccanismi di protezione civile e stiamo aiutando gli Stati membri a evacuare i loro cittadini che desiderano andarsene. Parallelamente, siamo pronti a schierare esperti di protezione civile e la nostra operazione navale Aspidas continua a proteggere le navi mercantili dagli attacchi degli Houthi”.

“I ministri – ha riferito – hanno anche discusso l’impatto della crisi sui mercati energetici globali. La guerra ha aumentato i rischi e, come ha affermato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, l’Ue è pronta a coordinarsi con i partner per proteggere la stabilità del mercato”.

“I ministri – ha sottolineato ancora Kallas – hanno anche chiarito che non lasceremo che passi in secondo piano l’attenzione riguardo a Gaza. Chiediamo nuovamente l’immediato accesso completo agli aiuti, il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. E naturalmente, discuteremo approfonditamente di questa questione nel Consiglio Affari esteri che si terrà lunedì prossimo”, quando verrà affrontata la valutazione dell’Accordo di associazione Ue-Israele, per decidere se sia stato violato il suo articolo 2 (rispetto dei diritti umani) da parte israeliana, con gli attacchi indiscriminati a Gaza.

“Infine, ieri le forze russe hanno effettuato uno dei più devastanti attacchi aerei su Kiev finora, con 14 vittime e molti ancora dispersi. La Russia continua a implacabile nei suoi attacchi, prendendo di mira i civili e prolungando la sua guerra. Questo è un altro segnale che la Russia non è interessata alla pace. Perciò dobbiamo continuare a fare pressione” su Mosca, ha concluso Kallas.