Denver, 18 giu. (askanews) – “Kent Monkman: History is Painted by the Victors”, è la prima grande mostra negli Stati Uniti d’America dedicata al celebre artista Kent Monkman (Fisher River Cree Nation, nato nel 1965) ospitata dall’Art Museum di Denver (DAM), tra i musei consigliati da Brand USA e Visit Denver. La mostra è visitabile sino al 17 agosto 2025 nella Anschutz Gallery del museo, al secondo piano dell’Hamilton Building, ed è inclusa nel biglietto d’ingresso generale.
Con base a New York e Toronto, in Canada, Monkman è noto per i suoi interventi provocatori sulla storia dell’arte dell’Europa occidentale e americana.
Attraverso la sua pittura, Monkman promuove la comprensione delle esperienze vissute dai nativi oggi, affrontando al contempo le ingiustizie coloniali. “Il DAM ha sostenuto e acquisito l’opera rivoluzionaria di Kent per oltre un decennio e siamo orgogliosi di essere il primo museo negli Stati Uniti a presentare questa ampia analisi della sua carriera, creando un’opportunità per il pubblico americano di ammirare in prima persona l’arte monumentale di Kent”, ha affermato John P. Lukavic, curatore di arti native di Andrew W. Mellon e responsabile del dipartimento di arti native presso il Denver Art Museum.
In concomitanza con la mostra, il DAM ha pubblicato un catalogo con DelMonico Books con contributi di Lukavic e della co-curatrice Léuli Eshraghi (Seumanutafa e Tautua Samoan), curatrice delle pratiche indigene presso il Montreal Museum of Fine Arts, insieme ad alcuni dei principali studiosi di oggi tra cui Ned Blackhawk (Western Shoshone), vincitore del National Book Award e professore di storia e studi americani a Yale; Brenda J. Child (Ojibwe), professoressa Northrop di studi americani presso l’Università del Minnesota; Adrienne Huard (Anishinaabe), artista, studiosa, curatrice e scrittrice Two-Spirit; Bryan C. Keene, professore associato di storia dell’arte e teatro al Riverside City College ed ex curatrice associata di manoscritti presso il J. Paul Getty Museum; e Patricia Norby (P’urhépecha), curatrice associata di arte nativa americana presso il Metropolitan Museum of Art.
Con 41 opere monumentali, “History is Painted by the Victors” ovvero “La storia è dipinta dai vincitori” attinge dall’ampia collezione di opere di Monkman del DAM, accanto a quelle di nuova creazione e prestiti provenienti da altre istituzioni e collezioni private.
Queste opere esplorano l’uso che Kent Monkman fa della pittura storica come genere contemporaneo per evidenziare temi rilevanti come il cambiamento climatico e la tutela ambientale, l’impatto delle politiche governative sulle comunità storicamente emarginate, il trauma generazionale e la visibilità e l’orgoglio delle comunità Two-Spirit e di altre comunità queer. Esplora diversi momenti chiave della carriera di Monkman, tra cui la nascita del suo alter ego provocatorio che egli spesso colloca nei suoi canonici paesaggi.