Milano, 19 giu. (askanews) – Sul fronte M&A bancario “dopo il Covid i governi, soprattutto europei, hanno preso una posizione molto più interventista. Quindi cosa fai? Fai lobby al Governo per fare M&A e averlo dalla tua parte o fai M&A secondo le regole corrette e speri di arrivare in fondo? Noi siamo dell’opinione di fare la seconda cosa, perché crediamo che la nostra banca debba reggersi su principi e valori per i nostri azionisti e per i nostri clienti che sono i nostri, e non fare altre cose”. Lo ha detto il Ceo di UniCredit, Andrea Orcel, nel corso dell’evento Young Factor promosso dall’Osservatorio Giovani Editori. “Quindi – ha spiegato agli studenti – la parte problematica è se il Governo non è d’accordo con te”.
“Se guardiamo agli anni ’80-90-2000 c’erano regole chiare, sulla creazione di valore, avevi degli azionisti dall’altra parte che ti dicevano sì o no, poi strutturavi l’offerta e dovevi convincere gli azionisti dall’altra parte”, ha proseguito Orcel. “Oggi non è più cosi, si è inserita la regolamentazione, che in parte ci doveva essere, quindi metti 3-4 mesi di analisi da parte dei regolatori, che ci sta, poi si è inserito l’Antitrust, devi rispettare la concorrenza e prende il suo tempo. Adesso dopo il Covid i governi, soprattutto europei, hanno preso una posizione molto più interventista”.
In ogni caso, ha concluso Orcel, “qualunque società deve avare una strategia, un percorso suo totalmente slegato dal fare acquisizioni, se uno è dipendente dalle acquisizioni vuole dire che non sa gestire la propria società in modo corretto. Le acquisizioni sono acceleratori della tua strategia”.