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venerdì, 20 Giugno, 2025
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Savona: golden power ormai norma multi-uso, su risiko 54 esposti

Milano, 20 giu. (askanews) – La normativa del golden power ufficialmente introdotta “come extra-ordinem” è diventata “multi-purpose”, multi-uso. Paolo Savona, nella sua ultima relazione come presidente della Consob, non rinuncia a parlare dell’attualità del risiko bancario e delle polemiche che ne sono seguite all’utilizzo del golden power da parte del Governo nell’ambito dell’Ops di UniCredit su Banco Bpm. E che ancora oggi ha fatto dire al Ceo Andrea Orcel: “Se non riusciremo a risolvere, come probabile, ci ritireremo”.

“L’interazione tra le regole del gioco di mercato e societarie stabilite dal Tuf e le norme sul golden power presenta aspetti che richiedono di essere perfezionati e coordinati con le regole dei trattati europei”, ha sottolineato Savona nel corso del suo intervento all’incontro annuale con il mercato a Piazza Affari. “In Italia aumentano le richieste di tali interventi rivolte al Governo, affrontando le incertezze applicative di una normativa ufficialmente introdotta come extra-ordinem, diventata multi-purpose, sotto la spinta della nuova fase geopolitica di una caduta di dialogo tra Stati”. Il presidente delll’Auhority ha raccontato che l’avvio delle operazioni di M&A in Italia hanno generato a oggi 54 esposti, o richieste di chiarimento, da parte degli stessi soggetti coinvolti per risolvere le controversie nascenti dall’assenza di preventivi accordi tra le parti. E la Consob non è stata ferma: “Ha svolto una costante attività di indagine su ogni aspetto sollevato dalle operazioni e dagli esposti, ricorrendo 63 volte ai poteri conoscitivi”, imponendo alle società, ha spiegato Savona, “di fornire al mercato informazioni puntuali e complete sulle posizioni espresse in dichiarazioni pubbliche o in loro comunicati insufficienti”. Per poi ulteriormente svelare: “Sulle offerte pubbliche, poiché il processo di attuazione passa anche attraverso decisioni della Bce, sono insorte difficoltà di dialogo che hanno sollevato incertezze nascenti dai tempi di risposta”.

Ma è sul tema a lui caro, quello delle criptovalute, che Savona ha voluto dare ampio spazio nella sua ultima relazione da presidente dell’autorità garante della trasparenza dei mercati. “E’ una faglia tellurica sottostante al territorio monetario e finanziario tradizionale, con possibili sbocchi dalle proporzioni imperscrutabili. Il rischio è riemerso sotto la spinta dell’illusione di facili guadagni così ben descritta da Carlo Collodi nel ‘Campo dei miracoli’ di Pinocchio e ha trovato alimento nel successo conseguito da quelli che hanno sfruttato l’occasione offerta dallo sviluppo delle tecnologie informatiche”. Fino al monito finale: “Non può sfuggire l’analogia che si va determinando con le radici della crisi finanziaria del 2008 dovuta alla diffusione dei derivati complessi che contenevano crediti difficilmente rimborsabili (subprime) e causarono gravi conseguenze economiche, mettendo a rischio anche la sicurezza dello Stato”.