Roma, 24 giu. (askanews) – Il mondo del cinema piange Alvaro Vitali, scomparso oggi all’età di 75 anni a Roma, a seguito di una broncopolmonite recidiva che lo aveva tenuto ricoverato nelle ultime due settimane, come confermato dalla sua ex moglie Stefania Corona .
Nato a Roma il 3 febbraio 1950, Vitali cresce in una famiglia della piccola borghesia. Dopo la terza media lavora come elettricista, finché Federico Fellini, durante un provino nel 1969, lo inserisce in “Fellini Satyricon”, dando inizio a una carriera caratterizzata da una simbolica transizione: da ruoli secondari in opere d’autore (tra cui “I clowns” e “Amarcord”) alla consacrazione come volto popolare del cinema italiano .
Negli anni ’70-’80 Vitali si impone come una delle colonne portanti della commedia sexy all’italiana, in particolare grazie al personaggio di Pierino, il piccolo monello protagonista di una serie di cult-movie come “Pierino contro tutti” (1981), “Pierino medico della S.A.U.B.” (1981) e “Pierino colpisce ancora” (1982) – film che ottengono un successo commerciale straordinario e segnano un’epoca del cinema per famiglie .
Dopo il boom, la carriera di Vitali rallenta: tra gli anni ’90 e 2000 gira con difficoltà nuove pellicole, soffrendo d’asma bronchiale e un grave ictus nei primi anni 2000 . Rincorrendo ancora un “ultimo film”, la sua ironia conserva intatta la “capellina”-icona che lo ha accompagnato per tutta la vita .
La vita privata lo vede padre di un figlio, Ennio, frutto del primo matrimonio, e marito nel 2006 di Stefania Corona, dalla quale si separa nel maggio 2025 – poche settimane prima della sua morte . Negli ultimi anni ha affrontato anche difficoltà economiche, lamentando una pensione modesta in relazione alla sua vasta filmografia di oltre 150 titoli .
Alvaro Vitali resterà nella memoria collettiva come “Pierino”, icona della spensieratezza e della comicità popolare italiana, capace con poche smorfie e una mimica esplosiva di far ridere intere generazioni. La sua è stata una carriera che ha attraversato il cinema d’autore e il grande successo commerciale, facendo convivere due anime: quella di un attore apprezzato da Fellini e quella di un buffone amatissimo dal pubblico.