31.9 C
Roma
sabato, 28 Giugno, 2025
HomeAskanewsIran, migliaia di persone a Teheran ai funerali di 60 vittime della...

Iran, migliaia di persone a Teheran ai funerali di 60 vittime della guerra con Israele

Roma, 28 giu. (askanews) – Migliaia di persone hanno partecipato alla processione funebre a Teheran per oltre 60 vittime della guerra con Israele, tra cui i vertici delle forze armate e scienziati nucleari uccisi nei bombardamenti israeliani. Lo riportano i media iraniani, riferendo della presenza tra la folla del presidente iraniano Masoud Pezeshkian. Presente anche il Consigliere dell’ayatollah Ali Khamenei, Ali Shamkhani, lo riportano i media iraniani, pubblicando una foto che mostra Shamkhani in piedi, appoggiato a un bastone. Il consigliere di Khamenei, incaricato dei negoziati con gli Stati Uniti, era stato preso di mira dai raid israeliani il primo giorno del conflitto, il 13 giugno, rimanendo ferito.

Al corteo ha partecipato anche Mojtaba Khamenei, figlio della Guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei. Lo riporta l’emittente Press Tv. Anche il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi era al corteo funebre: “Gli iraniani hanno dato il sangue, non la terra, hanno dato i loro cari, non l’onore, hanno resistito sotto la pioggia di bombe pesanti diverse migliaia di tonnellate, non si sono arresi”, ha scritto su Instagram.

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha inoltre invitato il presidente americano Donald Trump a non mancare di rispetto alla Guida suprema, l’Ayatollah Seyyed Ali Khamenei, se vuole arrivare a accordo con l’Iran.

“Se il Presidente Trump è sincero quando dice di volere un accordo, dovrebbe mettere da parte il tono irrispettoso e inaccettabile nei confronti della Guida Suprema dell’Iran, l’Ayatollah Khamenei, e smettere di ferire i suoi milioni di seguaci”, ha scritto il ministro su X, non risparmiando anche una frecciatina, presa a prestito da uno scambio di battute al vertice Nato dell’Aia, durante il quale il segretario Rutte in riferimento all’intervento nella guerra tra Iran e Israele, ha chiamato il presidente Usa “Daddy”.

“Il grande e potente popolo iraniano, che ha mostrato al mondo che il regime israeliano NON HA AVUTO ALCUNA SCELTA se non quella di CORRERE da ‘Paparino’ per evitare di essere annientato dai nostri missili, non accoglie di buon grado minacce e insulti – sottolinea infatti Araghchi – se le illusioni portano a errori peggiori, l’Iran non esiterà a svelare le sue reali capacità, il che certamente METTEREBBE FINE a qualsiasi illusione sulla potenza dell’Iran”.