Roma, 9 lug. (askanews) – Esce “L’arte dell’attenzione. Per abitare l’istante in pienezza”. Una ‘sosta’ nella frenetica corsa del quotidiano per recuperare il valore dell’istante presente TS Edizioni pubblica, anche in formato e-book, L’arte dell’attenzione. Per abitare l’istante in pienezza di Jean-Yves Leloup, teologo e scrittore francese.
In un mondo che corre veloce, dove l’attenzione è frammentata e il tempo sembra sfuggirci tra le dita, questo libro ci invita a rallentare. A fermarci. A guardarci dentro. Attraverso un percorso fatto di riflessioni semplici e profonde, Jean-Yves Leloup ci conduce in un viaggio di introspezione dove ogni pagina diventa uno specchio: non solo per osservare noi stessi, ma per riconoscerci, accoglierci e, forse, trasformarci.
Leggiamo nella presentazione del testo, tradotto da Anna Maria Foli: “Attraverso una prosa limpida e una saggezza esperienziale, l’autore ci invita a interrogarci su cosa significhi davvero “essere presenti”, offrendo un percorso che unisce psicologia, spiritualità e pratica religiosa”. Al centro di queste riflessioni, nate dal cuore della tradizione cristiana ma aperte a un orizzonte più ampio, c’è l’attenzione: la capacità – ormai rara – di essere presenti, di ascoltare ciò che accade dentro e fuori di noi. E poi la spiritualità, intesa non come dogma o religione, ma come esperienza viva, quotidiana, accessibile a chiunque scelga di abitare davvero il proprio sentire. “Con una profondità che non rinuncia mai alla semplicità, Leloup, che è presbitero, filosofo, teologo ma anche dottore in psicologia, esplora le ferite dell’ego, i meccanismi dell’autodifesa psichica, la sete di senso e la nostalgia di Dio. Il cammino che ci propone è insieme terapeutico e mistico, personale e universale: un invito a lasciar morire ciò che è falso per accogliere una verità più grande, che trasforma dall’interno. Non si offrono ricette rapide né consolazioni facili. È un testo che provoca, che spinge a guardarsi dentro, che risveglia. È per chi ha il coraggio di mettersi in cammino, per chi coltiva il desiderio di lasciarsi cambiare dalla pratica dell’attenzione, dalla bellezza della preghiera silenziosa, e dalla chiamata a una vita pienamente umana e radicalmente spirituale”.
Questo libro non offre risposte definitive, ma domande giuste. Non propone una via unica, ma strumenti per orientarsi. Per chi sente il bisogno di riscoprire la propria interiorità, di ritrovare un senso più pieno nella vita, queste pagine possono essere una guida gentile, uno stimolo sincero, un compagno di cammino.
Scrive l’autore in apertura del testo: “Ciò che chiamiamo ‘terra d’esilio’ è spesso una ‘terra promessa’ alla quale manca soltanto la nostra attenzione. Se bisogna tornare da qualche parte, tornare a ciò che è, non c’è altra via che l’attenzione, che sia sensibile, affettiva, intellettuale o spirituale… “I beni più preziosi non devono essere cercati, ma attesi”: è dalla qualità della nostra attesa, o del nostro desiderio, che nasce la qualità della nostra attenzione. L’attenzione è allora un altro nome dell’Amore, quando questo non si accontenta delle emozioni o delle buone intenzioni, ma diventa esercizio quotidiano di un incontro con ciò che è, con ciò che siamo. Attraverso i labirinti delle nostre preoccupazioni, bisognerà conservare un filo di vigilanza gioiosa. Senza questa vigilanza, come potremmo riconoscere la Presenza Unica sotto le sue forme molteplici e gustare il Sapore (la Sapienza)? Come potremmo “prenderci cura dell’Essere”?”.