Roma, 10 lug. (askanews) – “Importante ricordare come la pi grande isola del Mediterraneo, che la Sicilia, pu dare un grande contributo all’innovazione”. Lo afferma il presidente della Fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio, in occasione dell’evento “Sicilia e Mediterraneo: rinnovabili, innovazione e green jobs per la blue economy” promosso da Fondazione UniVerde e Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli con main partner Renexia e con event partner Marnavi.
“L’impatto delle attivit antropiche e il cambiamento climatico stanno modificando la natura degli ecosistemi marini, comportando una grave perdita di biodiversit – ha spiegato Pecoraro Scanio nel corso del convegno -. necessario agire: l’UE ci chiede l’impegno a proteggere entro il 2030 il 30% delle superfici marine e terrestri ma c’ ancora molto da fare. La diffusione attenta e sostenibile dell’eolico offshore offre l’opportunit di creare zone protette in prossimit degli impianti a mare per il ripopolamento e il recupero degli habitat, nel rispetto delle rotte dei migratori e dei mammiferi marini. Dall’altro, dobbiamo tenere conto di soluzioni meno impattanti della dissalazione con impianti fissi, che in base alla ricerca scientifica possono essere molto rilevanti. anche una questione di buon senso evitare di disseminare le isole minori o interi arcipelaghi di dissalatori fissi, energivori e particolarmente dannosi per la salute umana e per gli ecosistemi costieri. L’ipotesi di adottare la nave dissalatore rappresenta la soluzione pi sicura, dal punto di vista sanitario e ambientale, per la fornitura di acqua potabile di qualit. L’indipendenza energetica ed idrica cos come le transizioni ecologica e digitale, si portano a compimento con le rinnovabili e con la capacit italiana di fare innovazione. Le best practice presentate oggi ne sono un chiaro esempio”.