Roma, 15 lug. (askanews) – Dopo tre mesi consecutivi di rialzi a nuovi massimi storici, a maggio il debito pubblico dell’Italia si è attenuato di 10 miliardi di euro rispetto al mese precedente, portandosi a quota 3.053,5 miliardi dai 3.063,453 di aprile. Lo riporta la Banca d’Italia nella sua statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”, spiegando che l’attenuazione riflette la diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro, parzialmente compensato dal fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche e dall’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio.
Nel maggio dello scorso anno, il debito delle Amministrazioni pubbliche della Penisola risultava pari a 2.924,6 miliardi (l’aumento su base annua è quindi di quasi 129 miliardi di euro).
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, la diminuzione mensile del debito è imputabile a quello delle Amministrazioni centrali (per 10,0 miliardi), precisa Bankitalia, mentre il debito delle Amministrazioni locali e quello degli Enti di previdenza sono rimasti invariati.
La vita media residua è rimasta stabile a 7,9 anni. Nel frattempo la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia ha continuato a diminuire, collocandosi al 20 per cento (dal 20,2 del mese precedente). Ad aprile (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti era aumentata al 33 per cento (dal 32,4 per cento del mese precedente) mentre quella detenuta dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) era lievemente diminuita al 14,2 per cento (dal 14,3 per cento).
A maggio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a43,6 miliardi, in aumento dello 0,7 per cento (0,3 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2024. Nei primi cinque mesi del 2025 le entrate tributarie sono state pari a 213,5 miliardi, in aumento del 3,3 per cento (6,8 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.