Milano, 15 lug. (askanews) – Nel secondo trimestre 2025 in Italia sono stati investiti in startup 227 milioni in 104 round d’investimento, dei quali 12 Serie A e 2 Serie B. Il settore con il maggior numero di round è stato Smart City, mentre Life Science è stato quello che ha registrato la raccolta più alta. Il round più importante per importo raccolto è stato quello di Jet HR, chiuso a 25 milioni di euro. Nove le exit del trimestre. Guardando ai dati dei primi sei mesi del 2025, in Italia si registrano 545 milioni di euro raccolti in 210 round.
Questo è la fotografia scattata dall’Osservatorio sul Venture Capital in Italia – realizzato da Growth Capital, in collaborazione con Italian Tech Alliance.
Il primo semestre è in linea con la media semestrale degli ultimi 3 anni senza mega round, sia in termini di numero di round che di importo investito. I round Pre-Seed e Seed hanno rappresentato il 64% degli aumenti di capitale invece in termini di raccolta i Serie A rappresentano il 42% del totale investito, mentre i Serie B l’8%. Nel semestre, il settore Life Sciences guida con un divario ancora più marcato rispetto agli altri settori, evidenziando uno spostamento verso industrie più capital-intensive.
Analizzando i top 5 deal del Q2-2025, in testa troviamo Jet HR (25 milioni, Serie A), seguita da Iama Therapeutics (15 milioni, Serie A) e Blubrake (12 milioni, Serie B). Quarta posizione per Sibill (12 milioni, Serie A) e quinta per Moneyfarm (11,8 milioni, Bridge).
“L’Italia mantiene ai massimi livelli il numero dei round ma non ha ancora avuto quest’anno aumenti di capitale superiori ai 25 milioni. Prevediamo che questi diventino più frequenti nel secondo semestre, portando il 2025 a essere l’anno con il maggior numero di round e l’ammontare investito più alto senza mega round”, ha detto Fabio Mondini de Focatiis, Founding Partner di Growth Capital. Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance, ha invece rilevato “che nel secondo trimestre del 2025 sono state poste le basi per dei concreti passi avanti sul fronte delle norme con l’obiettivo di attirare maggiormente verso questo ambito gli investitori istituzionali. Ma è necessario un salto di qualità”.