Roma, 18 lug. (askanews) – Gregorio Paltrinieri aggiorna l’ennesima pagina dello show dei record e conquista il secondo argento ai mondiali di Singapore. Con un dito teso verso rotta e traguardo, capace di fendere il dubbio e zittire il dolore, lucido nel pensiero, determinato fino allo sfinimento, l’olimpionico carpigiano è secondo nella 5 chilometri di Sentosa in 57’29″3, eguagliando il piazzamento della distanza olimpica, così come il tedesco Florian Wellbrock, che vince e scrive la storia in 57’26″4. Terzo il francese vicecampione in carica Marc Antoine Olivier, compagno di allenamenti di Paltrinieri ad Ostia, che chiude in 57’30″4 e precede Marcello Guidi, quarto dopo una gara tutta in rimonta. Il ventottenne cagliaritano preparato da Ivan Sacchi, chiude in 57’32″3. E’ la diciottesima medaglia iridata di Paltrinieri, campione che soprende per longevità, classe, resistenza, combattività ed entusiasma per la creatività e la capacità di rigenerarsi continuamente cambiando obiettivi.
“Avevo un taping leggero stamattina però l’ho perso dopo il primo giro – racconta il carpigiano, che compirà 31 anni il 5 settembre – E’ stata una gara durissima, più della dieci chilometri. Ero stanco, il caldo influisce. Il dito fa male ma ero incurante del dolore. La gara è stata perfetta, potevo anche rientrare per la vittoria finale. Ultimamente la cinque chilometri mi viene meglio della dieci: però era dura perché c’era molta competitività e bisognava combattere con tanta gente insieme – continua il vincitore di tutto allenato da Fabrizio Antonelli al centro federale di Ostia e tesserato per Coopernuoto e Fiamme Oro – L’anno scorso non avrei mai conquistato una medaglia in una gara così: prima le volevo risolvere di forza; adesso c’è molta più tattica nel mio nuoto e infatti sono riuscito a gestirla bene. Le gare stagionali mi hanno dato tanti feedback e ho affinato la mia strategia. Ci sono state tante situazioni in cui ero in difficoltà per questo è stupenda questa medaglia. A malincuore torno in Italia dopo il fondo. Dopo il Settecolli si era aperto uno spiraglio per il 1500, perché il 14’58 nuotato bello carico mi induceva a pensare che avrei potuto essere da 14’3 basso, però è avvenuto l’incidente al dito che si aggiunge ai fastidi che ancora provo al gomito. Ho bisogno di una revisione prima di ricominciare” conclude SuperGreg, alla nona medaglia iridata nel fondo, la 18esima ai mondiali e l’ottava edizione consecutiva sul podio, che già a Budapest nel 2022 aveva vinto due medaglie con l’oro nella 10 chilometri e l’argento nella 5. (Foto di Andrea Staccioli e Andrea Masini / DBM – Inside)